“La banalità del male”, perché leggere oggi Hannah Arendt
Come si spiega l’odio nel mondo? Rispondere riporta a galla quanto pensavamo di aver sconfitto: la banalità del male di cui parla Hannah Arendt
Come si spiega l’odio nel mondo? Rispondere riporta a galla quanto pensavamo di aver sconfitto: la banalità del male di cui parla Hannah Arendt
Ricordiamo Hannah Arendt, politologa e filosofa tedesca, nel giorno in cui ricorre l’anniversario della sua nascita. Il suo pensiero e i suoi scritti sembrano essere stati concepiti per il tempo che stiamo vivendo. La citazione con cui iniziamo la giornata è tratta proprio dal suo capolavoro, “La banalità del male”.
“Questa sera devo tornare a farmi vivo con lei e a parlare al suo cuore”, la lettera d’amore di Heidegger ad Hannah Arendt, simbolo di una tormentata storia d’amore
Hannah Arendt lavorò come giornalista e docente di scuola superiore e pubblicò opere importanti di filosofia politica. Ecco le sue frasi più belle
Ecco alcuni dei libri più conosciuti e apprezzati di Hannah Arendt che riguardano principalmente la natura del potere, la politica, l’autorità e il totalitarismo
LA CRITICA QUOTIDIANA – Dalla pagine del Corriere della Sera di oggi, Corrado Stajano presenta ”Eichmann o la banalità del male”. Si tratta della nuova edizione de ”La banalità del male” di Hannah Arendt, uscito nel 1963, in cui vengono riportati i resoconti che l’autrice pubblicò come corrispondente del settimanale New Yorker per il processo al gerarca nazista Adolf Eichmann…