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Jean-Michel Basquiat, New York City a Roma

Basquiat da New York, cento opere dell’artista afro-americano in mostra al Chiostro del Bramante, a Roma, dal 24 marzo al 2 luglio

MILANO – Inaugurata venerdì la mostra “Jean-Michel Basquiat. New York City (Opere dalla Collezione Mugrabi), curata da Gianni Mercurio con la collaborazione di Mirella Panepinto, che fino al 2 luglio presenterà circa 100 opere cariche di emozioni e forza istintiva, che raccontano il rapporto tra l’artista afro-americano e la città di New York.

LA SUA ARTE – Proprio i muri di New York saranno le tele dell’inizio della sua carriera su cui inciderà i tratti distintivi e indelebili della sua arte. Pareti inoltre, scelte appositamente vicino alle gallerie più rinomate. In principio con lo pseudonimo di SAMO, comincia la sua carriera da writer che abbandonerà presto diventando, a soli 20 anni, una delle stelle nascenti più celebri e celebrate nel mondo dell’arte. Le sue opere traggono ispirazione da più fonti, il suo mezzo di espressione è un linguaggio artistico creativo, originale e incisivo, che punta alla critica durissima delle istituzioni di potere e al razzismo. Nelle sue opere c’è il carattere drammatico, l’energia e la determinazione di denuncia sociale, che aprirà una strada alle future generazioni di artisti neri.

LA MOSTRA –Dipinti, disegni, olii, acrilici, serigrafie, ceramiche, e alcuni tra i celebri lavori con Warhol sono le opere esposte alla mostra romana che descrivono bene la veloce ma intensa parabola creativa di JMB, concentrata in quasi un decennio, dal 1981 al 1987. Pittura e scrittura sono gli elementi cardine da cui trae linfa la sua poetica visiva, che si lasciò ispirare dalla musica ma anche dall’arte greca, romana e africana, in un mix di suggestioni dal forte sapore contemporaneo.

DART – Promossa dall’Assessorato alla Crescita culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, la mostra è prodotta e organizzata da DART Chiostro del Bramante e Gruppo Arthemisia in collaborazione con la Mugrabi Collection ed è curata da Gianni Mercurio in collaborazione con Mirella Panepinto. È inserita in un percorso di ricerca e indagine da parte di DART Chiostro del Bramante sulle personalità più influenti dell’arte, con una esposizione che indaga le origini e l’importanza della street art e dei graffiti, dopo il grande successo di “LOVE. L’arte contemporanea incontra l’amore”.

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