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Barbara Riccardi, l’insegnante italiana candidata al Nobel dei prof

Scopriamo la storia della maestra di Roma, tra i 50 finalisti al premio da un milione di dollari che verrà assegnato in marzo a Dubai

MILANO – Barbara Riccardi, 49 anni, maestra di Spinaceto. Segni particolari:  scelta tra i cinquanta finalisti del Global teacher Prize, il “Nobel” per gli insegnanti con in palio un milione di dollari che verrà conferito il prossimo marzo. Maestra innovativa, fuori dalle regole e dagli stereotipi, conosciamo meglio Barbara Ricciardi ed il prestigioso premio per cui compete.

 
DOCENTE FUORI DAGLI SCHEMI – La candidatura della docente al Global teacher Prize è frutto del metodo d’insegnamento della docente, la quale non si limita a “seguire il programma”, come ad esempio l’avere un confronto costante con i suoi alunni in merito a questioni extrascolastiche, l’organizzare gemellaggi e scambi culturali con scuole francesi, ideare una rivista online, un tg della scuola e un orto scolastico, con protagonisti sempre i suoi alunni.

 
AMORE PER CIO’ CHE SI FA – In un’intervista al Corriere, la professoressa ha confessato tutto il suo stupore e la sua felicità per tale nomina. “Come userei il milione di dollari? Aprirei uno spazio polivalente – ha confessato la Riccardi – aperto anche al pomeriggio, per lo sport e i corsi di recupero per i bambini stranieri”. Un commento anche in merito alla riforma scolastica: “Non è perfetta, certo, ma ci sono cose che chi ha spirito creativo può usare per valorizzare il proprio lavoro. La Buona Scuola è l’amore per ciò che si fa, più che l’equipaggiamento di cui si dispone”.

 

IL PREMIO – Giunto alla sua seconda edizione, il Global teacher Prize è stato ideato dalla Varkey Foundation e sostenuto dall’Unesco, il premio è nato per far finire sotto i riflettori un maestro eccezionale, che abbia portato un contributo speciale alla professione e, svelando la sua storia, valorizzare il lavoro svolto da milioni di docenti in tutto il mondo. Due, l’anno scorso, gli italiani nella rosa dei finalisti: Daniela Boscolo, docente di un istituto tecnico della provincia di Rovigo e Daniele Mani, di Lecce.

 

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