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Terremoto, ricomincia la scuola per i bambini delle zone colpite dal sisma

Patrizia Palanca, responsabile del comprensorio scolastico di Acquasanta, impegnata nel garantire il diritto all'istruzione per i bambini della valle del Tronto

MILANO – Ripartire e riprendersi la propria quotidianità. E’ questa la parola d’ordine nei paesi del terremoto che il 24 agosto ha colpito una vasta area tra Lazio, Marche, Umbria e Abruzzo . Normalità significa anche garanzia di istruzione per tutti quei bambini ancora traumatizzati per quanto è avvenuto. Domani nella valle del Tronto sconvolta dal terremoto riprende la scuola, per chi vuole. Due settimane prima rispetto al resto d’Italia, all’interno delle tende.

TORNARE A SENTIRE LA CAMPANELLA – “Abbiamo mandato mail, è partito il tam tam tra funzionari e rappresentanti di classe, e su 65 maestri e professori cinquanta mi hanno detto subito di sì”. Ad affermarlo l’insegnante e dirigente scolastica Patrizia Palanca sulle pagine del Corriere della Sera. Patrizia dirige il comprensorio di Acquasanta, che dalla periferia di Ascoli arriva ad Arquata con almeno una dozzina di frazioni e una mezza dozzina di istituti racchiusi in un fazzoletto di chilometri, ed è impegnata a garantire ai bambini di “tornare a sentire la campanella d’entrata e uscita, non le scosse della terra”.

RIPARTIRE DALL’ISTRUZIONE – Ecco come si svolgerà l’attività scolastica. “Nelle tende faremo più che altro come al doposcuola – afferma Palanca – aiuteremo a finire i compiti ancora rimasti delle vacanze; e oltre agli insegnanti ci saranno gli psicologi: un sostegno”. Un modo per ripartire, per regalare frammenti di normalità ai ragazzi di queste terre che, soltanto nell’Ascolano, ha visto il sisma mettere in ginocchio la scuola d’infanzia di Montegallo, le elementari e medie di Acquasanta e di Arquata, con Venarotta e Rocca Fluvione ancora sotto verifica della Protezione civile.

L’INDAGINE SULLA SCUOLA DI AMATRICE – Intanto continuano le polemiche legate alla scuola Romolo Capranica di Amatrice, inaugurata nel 2012 dopo lavori di consolidamento e adeguamento antisismico ed inspiegabilmente crollata su se stessa lo scorso 24 agosto. La guardia di Finanza ha realizzato un primo rapporto, all’interno del quale emerge come l’impresa che effettuò i lavori, la Edil Qualità, era sprovvista del certificato di validità quinquennale che garantisce l’effettiva qualità professionale della ditta (Soa). “I lavori dell’appalto – secondo quanto emerge dal rapporto delle Fiamme Gialle – i lavori non sarebbero stati effettuati non per “colpa” dell’impresa di Gianfranco Truffarelli, il titolare della ditta, ma perché il Comune di Amatrice non li aveva espressamente richiesti”.  In sintesi, l’adeguamento antisismico non è stato realizzato a causa del comune.
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