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Maturità 2017, ecco le tracce della seconda prova

Per la seconda prova, latino e traduzione di Seneca ai licei classici - di cui proponiamo testo e traduzione - e due problemi di matematica per lo scientifico

MILANO – Dopo il tema di italiano, ecco arrivare  per tutti i maturandi le tracce della seconda prova, diversificate in base all’indirizzo. Neanche il tempo di riprendersi dallo sconcerto di ieri a causa di Caproni di cui la maggior parte degli studenti non erano neanche a conoscenza, che ora è già tempo di concentrarsi su una prova ben diversa e più specifica.
I plichi, esattamente come ieri, sono stati consegnati questa mattina alle 8.30 sempre tramite via informatica dal Ministero della Pubblica Istruzione.

SENECA AL CLASSICO – Per i licei classici, la prova è su un brano di Seneca, Il valore della filosofia – quindi, prova di latino. A quanto pare, il passo non ha sorpreso proprio tutti. Difatti, per un sondaggio di skuola.net su 2500 maturandi ben 1 su 4 si aspettava Lucio Anneo Seneca. Il passo è una celebrazione della filosofia in cui viene spiegata la sua concretezza. La filosofia, secondo Seneca, infatti, forma e plasma l’animo e governa le azioni; e, nonostante il fato e Dio, contro cui nulla può l’uomo, la filosofia è panacea per affrontare al meglio anche le intemperie e le sofferenze.

Di seguito, testo e traduzione:

TestoNon est philosophia populare artificium nec ostentationi paratum; non in verbis sed in rebus est. Nec in hoc adhibetur, ut cum aliquā oblectatione consumatur dies, ut dematur otio nausia: animum format et fabricat, vitam disponit, actiones regit, agenda et omittenda demonstrat, sedet ad gubernaculum et per ancipitia fluctuantium derigit cursum. Sine hāc nemo intrepide potest vivere, nemo secure; innumerabilia accidunt singulis horis quae consilium exigant, quod ab hāc petendum est. [4] Dicet aliquis, “Quid mihi prodest philosophia, si fatum est? Quid prodest, si deus rector est? Quid prodest, si casus imperat? Nam et mutari certa non possunt et nihil praeparari potest adversus incerta, sed aut consilium meum occupavit deus decrevitque quid facerem, aut consilio meo nihil fortuna permittit.” [5] Quidquid est ex his, Lucili, vel si omnia haec sunt, philosophandum est; sive nos inexorabili lege fata constringunt, sive arbiter deus universi cuncta disposuit, sive casus res humanas sine ordine impellit et iactat, philosophia nos tueri debet. Haec adhortabitur ut deo libenter pareamus, ut fortunae contumaciter; haec docebit ut deum sequaris, feras casum

TraduzioneLa filosofia non è un atteggiamento artefatto esibizionistico né finalizzato all’ostentazione; sta non nelle parole, ma nei fatti. Né si pratica a questo scopo, affinché la giornata trascorra con qualche piacevolezza, affinché sia tolto il disgusto all’ozio: plasma e costruisce l’animo, organizza la vita, governa le azioni, indica le cose da fare e le cose da tralasciare, siede al timone e dirige la rotta attraverso i pericoli delle situazioni burrascose. Senza di lei nessuno può vivere intrepidamente, nessuno (può vivere) con sicurezza. Ogni momento accadono innumerevoli fatti che esigono una decisione che a lei è da chiedere. [4] Qualcuno dirà: «Che mi giova la filosofia, se esiste il destino? Che giova, se un dio è colui che decide? Che giova, se comanda il caso? Infatti sia i fatti prestabiliti non si possono modificare, sia nulla si può predisporre contro le cose incerte, ma o un dio ha prevenuto la mia decisione e ha deciso che cosa io dovessi fare, oppure la sorte nulla concede alla mia decisione.» [5] Qualsiasi di queste ipotesi sia vera, o Lucilio, addirittura se tutte queste ipotesi sono vere, bisogna praticare la filosofia; sia che con legge inesorabile il destino ci vincoli, sia che un dio, arbitro dell’universo, abbia disposto tutto, sia che il caso spinga e agiti senza ordine le vicende umane, deve proteggerci la filosofia. Questa ci esorterà ad obbedire di buon grado a dio, ad (obbedire) con fierezza alla sorte; questa ti insegnerà a seguire dio, a sopportare la sorte.

TUTTI GLI ALTRI – Allo scientifico quest’anno tocca alla matematica. Due i problemi proposti: in uno si chiede di calcolare il profilo della pedana per far muovere una bicicletta dalle ruote quadrate, citando il caso del MoMath Museum of Mathematics di New York. Il secondo problema è una funzione classica con punti angolosi. Su due problemi e dieci domande, per superare la prova agli studenti è richiesto di risolvere almeno un problema e di rispondere ad almeno cinque domande. Diritto ed economia al liceo delle scienze umane, tecniche della danza al liceo coreutico.

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