MILANO – “Difendere la nostra lingua dalla crescente imposizione dellโinglese e dalla cancellazione delle denominazioni italiane nei toponimi in Alto Adigeโ. E’ questo il contenuto della proposta di legge per la difesa della lingua italiana, presentata ieri a Firenze durante la prima giornata degli Stati Generali della Lingua italiana, che si tengono in concomitanza con la XVI edizione della Settimana della Lingua Italiana nel Mondo. A presentarla e consegnarla ufficialmente allโAccademia della Crusca il deputato Forza Italia Di Stefano, il consigliere provinciale di Bolzano Urzรฌ e lโon. Alemanno.
L’ACCUSA – “Prima di pensare a come promuovere lโitaliano allโestero – si legge all’interno del testo presentato ieri – il nostro Governo dovrebbe impegnarsi a tutelare la nostra lingua dentro il territorio nazionale”. Primo “colpevole” di questo proliferare di anglicismi in Italia secondo i firmatari della proposta sarebbe Matteo Renzi, definito “il primo Presidente del Consiglio italiano che ha usato un anglicismo (Jobs Act) per intitolare una legge della nostra Repubblica”, al quale viene imputato il non fare nulla per frenare la dilagante imposizione di parole e termini inglesi.
TROPPI ANGLICISMI – All’interno del documento, si sottolinea inoltre il fatto che oggi sono 4000 gli anglicismi penetrati nellโitaliano corrente, mentre viene sempre piรน imposto lโuso dellโinglese nella vita interna delle imprese, nella comunicazione e negli insegnamenti universitari. “Giร nel 2014 lโAccademia della Crusca – si legge nella nota – aveva preso posizione contro lโiniziativa di alcuni atenei (in primo luogo il Politecnico di Milano) di far studiare per lโintero corso magistrale le discipline curriculari in inglese. Da allora si sono moltiplicati casi di questo genere da parte di autorevoli Universitร , al punto da dare corpo alle previsioni secondo cui nellโarco di 80 anni assisteremo al collasso dellโuso della lingua italiana, fino alla sua progressiva scomparsa”.
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TUTELA DELLA LINGUA ITALIANA – La proposta di legge per la โTutela e valorizzazione della Lingua italianaโ parte dallโaffermazione che la lingua italiana รจ la lingua ufficiale della Repubblica, un principio fondamentale assente dalla Costituzione. “Come conseguenza – si legge nel documento – รจ previsto lโinserimento della lingua italiana allโinterno della definizione del patrimonio culturale presente nel Codice dei beni culturali e del paesaggio, garantendo cosรฌ i presupposti costituzionali alla tutela e valorizzazione della lingua italiana”.