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La maturità nel 2018 sarà più facile, ecco tutte le novità

Ecco tutte le novità riguardanti l'esame di maturità. La riforma entrerà in vigore per la maturità dell'anno scolastico 2017/2018

MILANO – Non sarà più necessario avere la sufficienza in tutte le materie ma basterà che la media di tutte le materie (condotta inclusa) sia uguale o superiore a 6. Questo è ciò che prevede lo schema del decreto sugli esami arrivato poche ore fa sul tavolo dei parlamentari. La riforma sarà in vigore dal giugno 2018, quindi chi si diplomerà nell’anno scolastico 2016/2017 sosterà l’esame finale nella modalità tradizionale.

LE PROVE – Delle tradizionali tre prove scritte rimarranno solo le prime due: il tema d’italiano unico per tutta Italia e la prova d’indirizzo. Salta la terza prova, la prova più contestata. Cambia anche il punteggio: se prima le prove scritte valevano 15 punti ciascuna, per un punteggio complessivo massimo di 45, ora ogni prova vale al massimo 20. Ottenendo il massimo punteggio negli scritti si arriverà a 40 punti. 20 punti vale anche l’orale. Da 25 diventano 40 i crediti accumulabili nel triennio. Diminuisce così il peso della prova finale e si valorizza il percorso dello studente.

L’INVALSI E L’ALTERNANZA SCUOLA LAVORO – Per essere ammesso bisognerà anche aver partecipato a tre quarti del monte ore annuale e sarà obbligatorio sostenere le prove invalsi di italiano, matematica e inglese. Queste prove non influiranno sul voto finale ma saranno riportate sul curriculum dello studente. Un peso rilevante sarà svolto delle esperienze fatte nelle ore di alternanza scuola lavoro, anche se non è ancora chiaro in che modo. Le commissioni d’esame, come per la vecchia maturità, saranno composte da tre docenti esterni, tre docenti interne e un presidente esterno.

 

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