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“La donna in bianco”, una scrittura coinvolgente per una trama sconvolgente

Il libro "La donna in bianco" potrebbe essere definito un mattone visto le sue 750 pagine, ma comunque lo si voglia definire, Wilkie Collins ha dato alla luce un romanzo splendido e non comune

Il libro “La donna in bianco” potrebbe essere definito un mattone visto le sue 750 pagine, ma comunque lo si voglia definire, Wilkie Collins ha dato alla luce un romanzo splendido e non comune.
La trama si muove intorno ad una misteriosa donna in bianco, tale Anna Catherick, che si aggira per Londra, nascondendo un Segreto che terrà banco fino alla fine. Il narratore principale è Walter Hartright, un povero maestro di disegno che si ritroverà ad insegnare a due giovani nobildonne: Laura e Marian Halcombe. Si innamorerà completamente della prima, arrivando a perorare la sua causa ed a rischiare la sua vita per lei.

Il romanzo, apparso a puntate sulla rivista “All the Year Around” di Charles Dickens, amico dello scrittore, attirò l’attenzione del pubblico che seguì le vicende dei personaggi per circa un anno.
Da tale successo si arrivò a farne un romanzo unico.
Il racconto si suddivide in diverse parti, ed è narrato a più voci sotto forma di testimonianze raccolte in un’aula di tribunale. L’autore vuole, attraverso questa scelta stilistica, far guardare al lettore la storia da diversi punti di vista, domestici compresi, donando in ogni pagina un pezzo in più al puzzle che piano piano si ricompone.

La potenza di questo romanzo è sconvolgente, cattura totalmente l’attenzione del lettore.
Difatti, fino alle ultime pagine del libro non si riesce a immaginare il finale, non si può pensare neanche per un attimo che sia scontato.

Potrebbe essere definito come un thriller moderno di altri tempi, ed è proprio questa la particolarità del libro: è un vero e proprio giallo, che dopo un secolo e mezzo colpisce ancora oggi per la scrittura coinvolgente e la trama sconvolgente.

Olga Aloise 

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