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”Amore e Psiche”, un viaggio romantico nell’antica Roma con gli déi, padroni delle passioni umane

Apuleio scrive sia in latino che in greco e uno dei suoi scritti pervenutoci integro é 'Le metamorfosi'. All' interno delle vicende dell' opera, trova spazio una favola, Amore e Psiche...

Apuleio scrive sia in latino che in greco e uno dei suoi scritti pervenutoci integro é ‘Le metamorfosi‘. All’ interno delle vicende dell’ opera, trova spazio una favola, Amore e Psiche. Si nota il gusto per la bellezza, l’ironia dei fatti; una combinazione necessaria presente nell’amore. Qui però Amore é un dio, un ragazzo alato e grazie ad arco e frecce creava una magia che portava due persone ad innamorarsi. Una magia che lui stesso non seppe controllare poiché si innamorò della bella ma umana Psiche. I genitori della fanciulla, corteggiata da tutti gli uomini, temevano l’ira della déa Venere, mamma di Amore. Psiche fu , quindi, abbandonata al suo destino: su di una roccia in un luogo lontano, futura preda di un serpente.

 

Ma a salvare la povera fanciulla é la magia che la accarezza e la trasporta per mezzo di un soffio di vento in un bellissimo palazzo vuoto, la casa di Amore. Tuttavia, il nostro Amore si era quindi innamorato della bella e dolce Psiche, la quale divenne sua moglie, all’insaputa di Venere. Amore tenne segreta la sua identità raggiungendola solo di notte ma di giorno viveva come una principessa. La nostra bella principessa aveva nostalgia di casa e della sua famiglia, così giunsero le sorelle che le inculcarono la possibile idea che il marito potesse essere quindi un mostro. Psiche ,ormai mangiata dalla curiosità, di notte scoprí l’identitá del marito e rimase accecata dalla bellezza del ragazzo. Per sua sfortuna, Amore si sveglió ed é così che Psiche per riavere il marito e il suo amore dovette inginocchiarsi di fronte Venere e fu sottoposta a sfide che la portarono sino agli Inferi. Amore rivolle con sé la moglie che Giove rese immortale e così nacque la Voluptas (piacere).

 

Ci troviamo di fronte una bellissima storia dove il protagonista é l’amore sia di uomini che di divinità. La magia che va’ ad incorniciare la vicenda rende il tutto magico, una favola. Essa é un fattore non di poco conto poiché é l’aiutante della nostra dolce eroina. Nonostante tutto dobbiamo tener conto della forza della donna: una donna che affronta l’ira di una divinità, prove impossibili per un qualunque umano. Psiche perse dapprima ogni speranza, cercó di uccidersi, fu ancora perseguitata dalla maledizione di Venere; tutto ciò non le diede pace e decise di combattere, di alzarsi e di riavere il suo amore. Un esempio di donna che nonostante le difficoltà é pronta a rialzarsi per dare tutto combattendo con l’eventualitá di non ricevere niente. L’amore é quindi la forza che smuove la nostra forza e la nostra determinazione? Una favola che si legge in poco tempo e in ancora meno tempo ci si innamora delle parole e delle descrizioni. In fondo Apuleio ha saputo anche lui colpire nel segno. Buona lettura.

 

Mariapaola Basile

 

2 aprile 2015
 
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