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Siria, la strage dei bambini, oltre 70 uccisi con il gas

Sarebbero almeno 72, tra cui 20 bambini, le vittime dell'attacco con gas avvenuto ieri nella provincia di Idlib in Siria, sotto il controllo dei ribelli

MILANO – I corpi di bambini, donne e uomini stesi per strada. Sono seminudi, hanno gli occhi sbarrati e i volti sconvolti dall’estremo tentativo di continuare a respirare. Le facce distrutte di chi è sopravvissuto. Dire che le immagini che arrivano da Khan Sheikhun (in Siria) sono drammatiche è dir poco. Sarebbero almeno 72, tra cui 20 bambini e 17 donne, le vittime dell’attacco con gas avvenuto ieri nella provincia siriana di Idlib, sotto il controllo dei ribelli.

LA POSIZIONE DI MOSCA – Secondo il ministero della Difesa russo, la città sarebbe stata esposta ad agenti tossici provenienti da un arsenale ribelle colpito da un bombardamento. Secondo quanto riporta l’Ansa, Mosca ha smentito l’ipotesi che il regime di Damasco abbia volutamente eseguito un attacco chimico. Il bilancio dei morti è stato comunicato dall’Osservatorio siriano per i Diritti umani. Il portavoce del ministero russo, il generale maggiore Igor Konashenkov, ha affermato che armi chimiche sono state utilizzate in Iraq e lo stesso tipo di armi erano state usate in passato dai ribelli ad Aleppo, dove si erano riscontrate sintomatologie simili a quelle osservate ieri a Khan Sheikhoun.

UN ATTACCO VENUTO DAL CIELO – L’attacco di ieri è “venuto dal cielo”, ha detto Staffan de Mistura, l’inviato speciale dell’Onu per la Siria. Ma, come hanno tristemente dimostrato gli ultimi anni, individuare gli autori di questa azione disumana non sarà un’impresa facile. La Russia ha detto che al momento dell’attacco nessuno dei suoi mezzi militari era in zona e Damasco in un comunicato sostiene che “i responsabili dell’uso di agenti chimici sono i terroristi e chi li sostiene”.

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