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Nascono “i caschi blu della cultura”

La richiesta di fornire i “caschi blu della cultura” arriva dall’Italia ed è stata accolta dal Consiglio esecutivo dell’Unesco

 

MILANO – La cultura va protetta e salvaguardata. Con l’intesa raggiunta tra Italia-UNESCO nascono i ‘caschi blu’ della cultura. Una sorta di task force italiana per proteggere il patrimonio artistico mondiale. L’Unite for Heritage, questo è il nome che prenderà, sarà composta da personale specializzato, esperti civili, carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale e da privati con riconosciuta esperienza nel settore. Tra i suoi compiti quella di valutare i rischi e quantificare i danni al patrimonio culturale, ideare piani d’azione e misure urgenti, supervisione tecnica e corsi di formazione al personale nazionale locale. Inoltre, sarà fornita assistenza nel trasferimento di oggetti mobili in rifugi di sicurezza e rafforzare la lotta contro il saccheggio e il traffico illecito di beni culturali.

I CASCHI BLU DELLA CULTURA – La task force, opererà anche in situazioni di conflitti armati e nella fase di stabilizzazione di questi conflitti, sia con funzioni operative, sia con il compito di formare personale locale che sia in grado di proteggere i propri monumenti, anche in caso di disastri naturali. Un altro compito sarà quello di fungere da consiglieri dei governi locali. La proposta italiana all’Onu di una forza internazionale per la tutela del patrimonio artistico e culturale in zone di crisi ha ricevuto il giusto consenso. La scelta di dar vita ad unità speciali che siano preposte alla difesa del patrimonio artistico e culturale era stata annunciata già il 29 settembre scorso quando Matteo Renzi aveva descritto così la proposta: “L’iniziativa prevede la creazione di una unità nazionale specializzata — formata dai Carabinieri e da esperti civili — con l’obiettivo di preservare il patrimonio culturale”. “Quali saranno i suoi compiti? Quelli di operare sia in situazioni di disastri naturali che di guerra con compiti sia di formazione che operativi per proteggere il patrimonio e dare consigli ai governi locali. I caschi blu della cultura nascono sulla base di un modello già sviluppato a livello nazionale”.

LA CERIMONIA – Alle Terme di Diocleziano di Roma il Mibact ha annunciato oggi la nascita dei “caschi blu della cultura”, alla presenza del ministro Dario Franceschini (Cultura), Paolo Gentiloni (Esteri), Roberta Pinotti (Difesa) e Stefania Giannini (Istruzione). Presente anche il comandante generale dell’Arma dei carabinieri Tullio Del Sette e il direttore generale dell’Unesco, Irina Bokova. A margine della cerimonia si terrà la firma dell’accordo internazionale con l’Unesco per l’istituzione del nuovo Centro di formazione a Torino, alla quale parteciperà anche il sindaco di Torino Piero Fassino.

DALLA TEORIA ALLA PRASSI“Un successo internazionale del nostro paese, che segue al grande consenso ottenuto a Milano con l’approvazione di 83 Paesi della Dichiarazione sulla Protezione del Patrimonio Culturale”, commenta il ministro dei Beni e delle attività culturali e del Turismo Dario Franceschini, aggiungendo “L’Italia si conferma come guida nella diplomazia culturale. Bisogna adesso definire subito gli aspetti operativi di questa task force internazionale che dovrà intervenire laddove il patrimonio dell’umanità è messo a rischio da catastrofi naturali o da attacchi terroristici.”

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