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Gli incantesimi di Harry Potter diventano realtà grazie alla tecnologia

Tecnologia e startup hanno unito il mondo dell'immaginazione a quello della realtà, rendendo possibili alcuni incantesimi della saga

MILANO – Sono passati vent’anni dall’uscita della fortunata saga della Rowling e ancora oggi, grandi e piccini, si affidano agli incantesimi di questo mondo per fuggire un pò dalla realtà. Alzi la mano chi non ha mai provato a cercare di sparire nascondendosi sotto un mantello o provato a usare una bacchetta per far volare gli oggetti. Certo è che se questi tentativi fino ad oggi son risultati fallimentari, l’aiuto della tecnologica e delle ultime startup, stanno cercando di unire il mondo dell’immaginazione a quello della realtà. Il Corriere ci illustra alcune fantasie raccontate dalla Rowling nei suoi libri e che possono diventare realtà.

Wingardium Leviosa

Uno dei primi incantesimi che ha stregato i lettori di Harry Potter, è senz’altro il Wingardium Leviosa, con cui i maghi son capaci di fa “sollevare” qualsiasi oggetto. In molti di voi avranno sicuramente provato ad emulare l’incantesimo ma ovviamente con scarsi risultati. A fornire delle curiosi soluzioni, corrono in aiuto ricercatori e startup sparse per il mondo che ad esempio stanno lavorando per creare smartphone svolazzanti. Basti pensare ad  OvRcharge che ha lanciato una campagna su Kickstarter per creare un caricabatteria che sfrutta la forza magnetica per mantenere sospeso il telefono. Poca utilità ma sicuramente d’effetto. Oppure ancora per chi ha il pollice verde e ama gli insegnamenti dalle lezioni di Erbologia di Miss Sprite, può decorare la sua casa con i vasi levitanti creati da Flyte.

Sonorous

Grazie a quest’incantesimo era possibile comunicare con chi era seduto dall’altra parte di un grande stadio di Quidditch. Pura fantasia? Non proprio. Esiste infatti un’app anche per questo. Si chiama Megaphone e trasforma lo smartphone in un microfono portatile. Ci si parla vicino, poi la voce viene amplificata e trasmessa da uno speaker collegato via jack.

Il mantello invisibile

Alzi la mano chi non ha mai desiderato di possedere il mantello dell’invisibilità. Pensate a come sarebbe bello poter scomparire sotto di esso in tutte le situazioni imbarazzanti. A tal proposito sembra che ci siano molti centri di ricerca che stanno lavorando alla realizzazione di un tessuto in grado di diventare invisibile. All’università del Texas, a Austin, è stato sviluppato il «metascreen», formato da un nastro di rame e da una pellicola flessibile di policarbonato. Un primo esperimento sembra aver fatto sparire un’asta cilindrica di 18 centimetri. Un altro prototipo arriva dall’università della California, a Berkley in cui sono state utilizzate minuscole «nanoantenne» in oro che allontanano le onde luminose dall’oggetto, rendendolo invisibile.

Alohomora

I veri fan di Harry Potter ricorderanno che Alohomora era l’incantesimo usato dai maghi per aprire qualsiasi tipo di lucchetto a meno che non sia protetto da magia oscura. Anche se non si tratta di magia, esistono dei modi per applicare questo metodo alla realtà. Se vogliamo sbloccare la nostra porta di casa in modo creativo, possiamo installare uno smart lock, come quelli di Nest di Google o Ring di Amazon. Ci sono poi anche alcune serrature intelligenti che dialogano con gli assistenti digitali e si possono attivare al suono della nostra voce, come quelli di August.

 

 

 

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