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Dario Fo, la cultura fa 90 (anni) !

Per omaggiare Dario Fo, IBS.it e WUZ ci propongono l’estratto di un’intervista all'autore dove si parla di lettura e libri

MILANO – «Non si può impedire di invecchiare, ma si può impedire di diventare vecchi» recitano le parole di Henri Matisse, in lingua francese, appese allo studio del grande premio Nobel della letteratura italiana, Dario Fo. Drammaturgo, attore, regista, scrittore, autore, illustratore, pittore, scenografo, premio Nobel: cosa non ha fatto questo poliedrico e geniale uomo della cultura italiana? Per omaggiare Dario Fo,  IBS.it e WUZ ci propongono l’estratto di un’intervista rilasciata alla redazione di Wuz.it dove si parla di lettura e libri e dove ci sono anche un paio di consigli di lettura. Dario e Dioedizioni Guanda, è disponibile su IBS.it anche con esclusive copie autografate. (numero limitato)

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Qual è stata la sua ultima lettura, un libro che vorrebbe consigliare?  

“Uno dei libri che mi hanno sconvolto quando ero un ragazzo era Le confessioni di un ottuagenario (Le confessioni d’un italiano di Ippolito Nievo, ndr). Mi è capitato di riprenderlo in questi giorni perché ho pensato: ma come, arrivo a quell’età, la sorpasso, e non mi ricordo quasi niente di questo libro. Ero commosso perché ho ritrovato dei problemi miei, di adesso, ma anche della mia giovinezza. Questo parla alla fine dell’Ottocento e tratta dei problemi che sono di un’attualità incredibile. Fa sempre impressione quando una persona morta da tanti anni ti insegna qualcosa, come se fosse lì presente, vicino a te.  Un altro libro che suggerirei è La grammatica di Dio di Stefano Benni. Mi piace per la sua rapidità ed essenzialità. Questo libro ha dentro immagini paradossali al primo impatto, ma poi si scopre che dietro c’è la verità e un enorme senso dell’ironia.”

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Secondo lei, la cultura italiana e la letteratura, in questo momento di violenza xenofoba, si sta muovendo in qualche modo per contrastare queste ideologie?


“Ci sono tanti libri che a mio avviso sono speculativi, fatti col doppio gioco del prendere un personaggio ben conosciuto, in questo momento in auge per la televisione, e fargli vendere un milione di copie. Poi ci sono i grandi scrittori che faticano ad arrivare a mille…”

 

Si può vivere di libri oggi?

“Si può vivere se hai un grande supporto da un altro mestiere che ti permette di avere gli spazi per poter lavorare.”

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LO SCRITTORE – Dario Fo da sempre è un ateo militante, ma anche un curioso del sacro, che ha esplorato a più riprese in molte opere, a cominciare dal suo capolavoro, Mistero buffo. Il sacro, la Chiesa, i santi e i fanti nel corso del tempo sono stati non soltanto i suoi bersagli, ma i suoi interlocutori privilegiati. Dall’immenso patrimonio dei testi ufficiali e apocrifi, della cultura popolare, dell’arte visiva ha tratto spunto per riletture personalissime della Bibbia e dei Vangeli, della figura di Maria, del rapporto di Gesù con le donne, dell’invenzione della Chiesa e delle sue tante malefatte. Tutto questo con ironia provocatoria, mai blasfema o irrispettosa. E ora, arrivato ai novant’anni, Dario Fo decide di tirare le somme della sua lunga e avventurosa esplorazione nei misteri più o meno buffi della fede e della religiosità. Sollecitato da Giuseppina Manin, si diverte a fare i conti a modo suo con Dio e quel che ne consegue: dalla Genesi all’Apocalisse, dall’Inferno al Paradiso, dal Regno dei Cieli a quello degli uomini.

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QUALCOSA IN PIÙ – Dario Fo non è forse un autore di “emozioni” ma di “indignazioni”, “denunce”, “rivolte”, “rivoluzioni” che possono essere declinate nel sociale e nel politico. Il consiglio che ci piacerebbe dare è quello di imparare a pensare in modo autonomo, a non farsi trascinare dalla corrente culturale, sociale e politica grazie alle considerazioni di cui l’opera di Fo è impregnata, partendo da Mistero Buffo per arrivare a questo ultimo titolo, dall’ateismo alla ragione della fede. Non abbiamo veri e propri consigli da dare, tutta l’opera di Fo ha il suo perché. Segnaliamo il suo ultimo libro in uscita in cui, per i suoi 90 anni, ci regala una preziosa conversazione con Giuseppina Manin sul suo senso del sacro: dalla Genesi all’Apocalisse, dall’Inferno al Paradiso, dal Regno dei Cieli a quello degli uomini. “Dario e Dio” edizioni Guanda, è disponibile su IBS.it anche con esclusive copie autografate. (numero limitato)

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