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Buon compleanno – 12 gennaio. Tanti auguri ad Haruki Murakami

Il mondo della letteratura celebra oggi Haruki Murakami che compie gli anni. I suoi libri sono stati tradotti in più di 40 lingue ed è uno dei più grandi scrittori giapponesi di sempre

Il mondo della letteratura celebra oggi Haruki Murakami: lo scrittore giapponese compie oggi 73 anni. I suoi libri sono stati tradotti in più di 40 lingue ed è considerato uno dei più grandi scrittori giapponesi di sempre. Celebriamo lo scrittore giapponese, spesso accostato tra i vincitori del Premio Nobel, ripercorrendo la sua vita e le sue principali opere.

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Chi è Haruki Murakami

Haruki Murakami nasce il 12 gennaio del 1949 a Kyoto, in Giappone.  Ad appena un anno di età, Haruki si trasferisce con la famiglia in un piccolo paese della prefettura di Hyogo, denominato Ashiya: qui frequenterà, crescendo, la scuola locale. È il 1968 e Haruki Murakami decide di studiare drammaturgia presso la facoltà di Lettere dell’università Waseda. Lo scrittore si avvicina alla scrittura, scoprendo quasi all’improvviso la propria vocazione letteraria, e dà vita a “Kaze no uta o kike” (in italiano, “Ascolta la canzone nel vento“), il suo romanzo di debutto, che verrà pubblicato nel 1979 e che gli permetterà di vincere il premio Gunzo destinato al miglior esordiente.

 

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Le opere principali

Uno dei suoi primi successi è la  “Trilogia del Ratto“, in quanto il Ratto è uno dei personaggi principali delle storie raccontate. In realtà si tratta di una tetralogia, di cui fanno parte il già citato “Ascolta la canzone del vento”, Flipper 1973″, “Il segno della pecora” e “Dance dance dance“. Nell’autunno del 1986 viaggia in Grecia e soprattutto in Italia: nel 1987 mentre è a Roma scrive  “Tokyo blues, Norwegian wood“), che nel giro di breve tempo si trasforma in un caso letterario, riuscendo a vendere in un solo anno circa due milioni di copie. Autore di “La ragazza dello Sputnik” nel 1999, Haruki Murakami si trasferisce a Oiso e inizia ad appassionarsi alla corsa. Nella seconda metà degli anni Duemila vince il Frank O’Connor International Short Story Award grazie a “I salici ciechi e la donna addormentata“, una raccolta di racconti brevi. Nel 2006 vince il World Fantasy Award con il romanzo “Kafka sulla spiaggia“. Tra i suoi libri si possono contare numerosi altri grandi successi come “1Q84“, “Sonno“, “La strana biblioteca” e l’ultimo in ordine di uscita “Gli assalti alle panetterie“.

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Murakami e il Premio Nobel

Spesso abbiamo letto il nome dell’autore giapponese accostato ai candidati per il Premio Nobel della Letteratura. Seppur spesso inserito tra i favoriti, Haruki Murakami non è mai riuscito ad ottenere l’ambito riconoscimento. Forse l’eccessiva componente pop presente nelle sue opere e l’ambizione per il bestseller non sono visti di buon occhio dall’Accademia, che preferisce valorizzare autori meno conosciuti e tutt’altro che affermati. I suoi fan, gli harukists, incrociano ogni anno le dita sperando in un ribaltamento del pronostico.

Gli altri grandi esclusi

Sicuramente, Haruki Murakami è in “buona compagnia”: basti notare che tra i contemporanei anche Michel Houellebecq, che come l’autore giapponese ogni anno finisce tra i “papabili”, non si è mai visto assegnare il riconoscimento dall’Accademia di Svezia. Come Murakami e Houellebecq, ci sono tanti gli scrittori del passato che avrebbero meritato di vincerlo ma non ci sono riusciti: da Lev Tolstoj, candidato già per il primo Nobel del 1901, a Philip Roth, morto nel 2018, sono diversi i grandi autori e scrittori di fama internazionale che, clamorosamente, non si sono mai visti assegnare il riconoscimento letterario più prestigioso al mondo.

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