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Arrivano le “Graforecensioni”, adesso le recensioni dei libri si fanno disegnando

Attraverso queste particolari graforecensioni Alberto Zuccalà consiglia le buone storie che legge con disegni a tema con la trama o il titolo del libro letto

Arrivano le graforecensioni. Ricercare il ritratto del cuore di un libro letto non con una classica recensione fatta di parole, ma attraverso il disegno. E’ questa l’originale idea di Alberto Zuccalà, medico di professione con la passione per la scrittura ed il disegno, il quale ha ideato le grafo-recensioni. Attraverso queste particolari recensioni, raccolte all’interno di una pagina youtube, Zuccalà consiglia le buone storie che legge con disegni a tema con la trama o il titolo del libro letto. La sua passione per i libri e la cultura non si ferma qui: Alberto Zuccalà è anche autore di due libri (“La voce della vita” e “La Fede è…?”) e coordina “Il tendone, un blog “a più mani” dedicato gratuitamente a giovani artisti di qualsiasi ambito che hanno voglia di raccontare la loro passione nel campo delle arti. A questo link la gallery con le sue graforecensioni più belle.

 

Come nasce l’idea delle “graforecensioni”?

Da pochi giorni avevo terminato la lettura del romanzo di Simona Sparaco “Se chiudo gli occhi” (Giunti). In questo libro straordinario è contenuta l’immagine di “Mister Brady”, un pupazzo. Da lui è nata l’intuizione di ricercare, attraverso il disegno, il ritratto del cuore di un libro letto.

Il primo video l’ho realizzato per un romanzo speciale “Il negativo dell’amore” (Mondadori) della scrittrice Maria Paola Colombo, ma il legame della trama col disegno, in questo caso, è un segreto.

 

Cosa ti ispira durante la realizzazione di questi disegni?

La bellezza della storia contenuta, i luoghi, i personaggi e la grande voglia di condividere con altre persone le sensazioni suscitate dalla lettura. In un’epoca incapace di elaborare emozioni e di comunicarle a qualcuno, i libri sono la soluzione a questa mancanza di dialogo appiattita totalmente dai messaggi sui telefonini. Non c’è domanda più bella: tu cosa ne pensi? E da quel momento restare ore ad ascoltare… l’altro.

 

Qual è la differenza tra il disegno in copertina dell’opera che “recensisci” ed il tuo?

Non tutte le copertine sono realizzate con un disegno: su quella del libro “In nome della madre” di Erri De Luca (Feltrinelli), ad esempio, capeggia la “emme” ebraica di Miriam, una lettera, eppure la storia contiene il volto di un padre, di una madre e di un bambino. Ma la differenza non è tanto nella forma, quanto nella sostanza: i disegni che riproduco non devono rispondere a logiche di marketing, sono più liberi e tutto nasce dal personalissimo incontro con trama e dal desiderio di suscitare un invito alla lettura.

 

Oltre alle “graforecensioni”, di cosa ti occupi nella vita? Come si concilia la tua attività lavorativa con la passione per il disegno e la scrittura?

Sono un medico e scrivo. La medicina l’ho scelta, la scrittura no. Si manifesta con un bisogno sofferto, improvviso e talvolta incessante di creare storie o raccontarne altre. Ti pesca quando vuole lei. Ho pubblicato due libri e sul comodino ho quattro romanzi da proporre alle case editrici. Attendo, correggo, domando. Io nei sogni ci credo! Il tempo per portare avanti le idee è pochissimo, ma è tutto conciliabile per questi motivi: il disegno mi aiuta ad entrare nei dettagli delle immagini della radiologia (il mio settore), la scrittura a raccogliere le storie delle persone, la medicina a staccarmi dalla fantasia per tornare alla concretezza eccezionale della realtà.

 

La tua passione per la cultura ed i libri non si ferma alle “graforecensioni”…

Ho realizzato i disegni per il calendario 2016 di una onlus umanitaria internazionale andati in stampa in 5000 copie e distribuiti in tutta Italia negli ospedali e nelle scuole. Per lo scrittore Giuseppe Sacino ho curato i contenuti del suo ultimo lavoro di scrittura ad edizione limitata intitolato “Mi ha preso per mano” (Edizioni Non Tacere), che contiene, oltre ai miei lavori, anche quelli del pregiatissimo prof. Roberto Giovannelli (Accademia delle Belle Arti di Firenze).

Collaboro nella stesura dei testi con il cantautore Simone Perrone e coordino il “Il tendone” (con l’omonima pagina facebook a cui ti invito), un blog “a più mani” dedicato gratuitamente a giovani artisti di qualsiasi ambito che hanno voglia di raccontare la loro passione nel campo della musica, della scrittura, delle arti e della creatività in genere. E’ sufficiente contattare la pagina…

 

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