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Vatinee Suvimol, “Non c’è niente di meglio del cibo per riattivare la memoria”

A Tempo di libri Vatinee Suvimol ha presentato il suo primo libro, "La mia storia thai. Ricordi e ricette", che uscirà in libreria il 4 maggio

MILANO – Vatinee Suvimol è nata a Bangkok ed è cresciuta in Thailandia, Singapore, Germania e Italia. Ora vive a Bergamo e lavora tra Bergamo e Milano. Fa l’avvocato e per passione la foodblogger. Nel 2010 ha aperto “A Thai Pianist“, un blog nel quale ha raccontato i ricordi di infanzia e le vicende della sua famiglia finché un giorno, su “richiesta” di alcune persone, ha deciso di cambiare il taglio del blog e ha iniziato a parlare di ricette, di ricordi e delle tante cose belle che le capitano. A Tempo di libri ha presentato il suo primo libro, “La mia storia thai. Ricordi e ricette“, che uscirà in libreria il 4 maggio.

Com’è nato l’amore per la cucina?

Da piccola non amavo cucinare. Quelle brave a cucinare erano mia madre e mia sorella. A dire il vero ancora oggi non ho una grande passione per la cucina ma per la cucina thailandese sì. Ho vissuto i primi 6 anni della mia vita in Thailandia e, anche se ero solo una bambina, le spezie e le erbe e tutto il resto hanno marchiato il mio DNA. Questo mi ha portato alla continua ricerca di quel sapore thai che mi ricorda i primi sei anni della mia vita.

Si tratta quindi di una ricerca che parte dalla nostalgia?

Sì, la famiglia che mi ha cresciuta non mi ha mai accolto. Io ho due sorelle a cui sono molto legata e dato che non avevamo lo stesso cognome perché avevamo padri diversi ho chiesto a mia madre se potevo cambiare il mio cognome in modo da poterlo avere uguale a quello delle mie sorelle. Mia madre, però, mi disse che la legge non lo permetteva ed è forse questa una delle ragioni per cui ho deciso di diventare un avvocato. Solo più tardi capii che mia madre mi disse così per non farmi capire che il mio patrigno non voleva che prendessi il suo cognome. Studiando scoprii che c’è una legge speciale volta a facilitare le adozioni. Proprio per queste mie vicende personali ho deciso di non fare mai pagare una parcella per i casi di adozione.

Quale significato ha per te il cibo?

Il cibo riattiva la memoria. Quando a 28 anni ho avuto la mia famiglia mi sono tornati in mente i ricordi di quando ero bambina e soprattutto quel pianista Thai che mi ha dato la vita e poi mi ha abbandonata. Così ho aperto un blog che si chiamasse proprio “A Thai Pianist“, che è mio padre. Gli ho dato quel titolo con la speranza che magari un giorno senta parlare del blog e, riconoscendosi, decida di contattarmi.

Quali storie prendono vita nel blog?

Ho raccontato della povertà, della fame che nutrivo, di come si sente una bambina abbandonata.  Ho raccontato il primo incontro con mia madre e la prima volta che ho lasciato la Thailandia. Ho avuto subito un sacco di lettori incuriositi dalle mie storie. Si è talmente sparsa la voce che ne sono venuti a conoscenza anche i miei genitori, che mi hanno detto che non apprezzavano il fatto che raccontassi quelle vicende. È stato allora che c’è stata una svolta nel blog e ho cominciato a pubblicare post composti da una foto, una ricetta e un ricordo collegato a quella ricetta.

C’è un ricordo che conservi con particolare affetto?

In un post ho parlato di un piatto di riso con la carne e ho raccontato che mia nonna mi diceva sempre che per ogni boccone di carne bisognava mandare giù tre cucchiai di riso. La carne costava troppo. Ho provato tanta fame da piccola. Non poter mangiare è qualcosa di brutto (dice commossa). Anche oggi, quando mangio la carne, la accompagno sempre con tre cucchiai di riso. Ed è così che ho iniziato a mescolare ricette e ricordi molto brevi. Una storia che i lettori hanno cominciato ad amare e che il libro finalmente rende unitaria. Nel libro collego tra loro i vari ricordi. Se in tanti si sono affezionati alle mie storie è perché ho sempre aperto il cuore.

Per quanto riguarda le ricette?

In questo libro illustro ricette semplici e veloci. In fondo, la vera cucina thai è quella dello street food. Sono piatti gustosi creati con ingredienti particolari. D’altra parte, la cucina thai si basa sull’equilibrio che si viene a creare dall’armonico contrasto tra salato e dolce e i vari ingredienti, quali zucchero di palma, latte di cocco, l’agrumato, rappresentato dal lime e dal lemongrass, e da altri sapori forti, come quello della salsa di arachidi.

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