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“Troppe spese”, la libreria “Iocisto” rischia di chiudere

Parla il direttore della libreria Alberto Dalla Sala, punto di riferimento del Vomero, quartiere collinario di Napoli. Ecco tutte le iniziative messe in atto per salvare questa realtà

MILANO – Un’altra libreria di quartiererischia di chiudere, un’altra libreria del sud Italia in crisi. E’ la triste storia della libreria Iocisto, punto di riferimento del Vomero, quartiere collinario di Napoli. “Ci ha danneggiato la chiusura per quasi un anno della Funicolare centrale e il dimezzamento dei soci, da mille a 500 – confessa il direttore della libreria Alberto Dalla Sala su Repubblica – non tutti ci hanno sostenuto, nonostante continui la grande partecipazione”.

Le iniziative per affrontare la crisi

Nata più di tre anni con un’azionariato popolare, la libreria oggi vive una profonda crisi che l’accomuna con tante altre realtà del Mezzoggiorno. “Anche se la libreria è gestita da volontari – prosegue Della Sala su Repubblica – ci sono spese fisse di 20mila euro al mese, solo la prenotazione dei nuovi libri costa sui 10mila, che poi rendono un 20 per cento da reinvestire in altri libri, poi c’è l’affitto di 2.700 euro al mese, le utenze e l’organizzazione di decine di eventi”. Tra le iniziative messe in atto per evitare la chiusura, la cena di sottoscrizione organizzata ieri sera presso il centro storico con lo scrittore Pino Imperatore. La municipalità del Vomero ha dato l’ok per un gazebo informativo a Natale in piazza Fuga, mentre  i proprietari della libreria fanno sapere che hanno messo in atto una campagna per il 5 per mille.

Riferimento per il quartiere

Punto di riferimento e di aggregazione per il quartiere, la libreria Iocisto ha organizzato importanti progetti su tematiche quali legalità, ambiente, diritti civili, racket, arte, immigrazione. Col progetto Aiutami a leggere ha sostenuto la lettura di giovani migranti e bambini dislessici; ha donato 8.000 libri usati a carceri ed ospedali ed ancora – in collaborazione con l’Associazione Donne di Carta – sono stati spediti libri per ricostruire la biblioteca di Amatrice. Inoltre, è stata donata una libreria e relativi libri all’Ospedale Santobono e proprio per il suo impegno sociale Iocisto è diventata APS (Associazione di Promozione Sociale).

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