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A Tempo di Libri torna la comicità di Jannacci e Viola

A Tempo di Libri Paolo Jannacci e Anna Viola hanno presentato la nuova edizione del libro "Incompiuter". Ecco la nostra intervista

MILANO – Enzo Jannacci e Giuseppe Viola sono stati grandi amici, ma soprattutto incredibili comici. Il primo noto cantautore, il secondo famoso giornalista, hanno scritto nel 1974 un libro insieme “Incompiuter”, il cui titolo è già comicoUn libro che racchiude l’ironia e la comicità che ha sempre caratterizzato queste due personalità.  In occasione della fiera “Tempo di Libri”, Paolo Jannacci e Anna Viola, figli degli autori, hanno presentato la nuova edizione del libro e noi abbiamo colto al volo l’occasione per intervistarli. Proprio come il libro, anche il dialogo si è rivelato divertente e comico. Ecco le loro risposte.

 

Innanzitutto perché il titolo “Incompiuter”?

Paolo Jannacci: Perché non è compiuto, perché nulla è compiuto, nessuna storia è conclusa. Inoltre giocavano con il fatto che ci fossero i primi elaboratori, i primi computer: quindi giocavano sulla modernità. Hanno voluto dar vita quindi a un gioco di parole tra l’incompiutezza e i computer.

Anna Viola: Bisogna tenere anche conto del fatto che è stato scritto nel 1974.

 

Beppe Viola e Enzo Jannacci che cosa hanno rappresentato con il loro umorismo? Che cosa hanno lasciato di eterno per noi?

Anna Viola: Un modo diverso di raccontare e leggere la realtà; la leggevano con un’attenzione particolare, ma riuscivano a raccontarla in un modo unico. Questo libro è molto basato sull’assurdo.

Paolo Janancci: Assolutamente, io risponderò sempre assolutamente..

Oggi a Tempo di Libri come commenterebbero la presenza di così tante persone?

Anna Viola: Forse sarebbero contenti perché..

Paolo Jannacci: A loro due?!

Anna Viola: si sarebbero contenti che tanta gente si dedica  alla cultura.  Loro sembravano bizzarri: Enzo in un modo, papà nell’altro. Uno faceva il cantautore, l’altro il telecronista,  però erano due uomini di grandissima cultura, erano proprio degli intellettuali e quindi come tutti gli intellettuali potrebbero solo essere contenti che una città, la loro città Milano abbia dato vita a un evento così.

Paolo Jannacci: Questa è la risposta ufficiale. Quella ufficiosa è che una volta non c’erano probabilmente tre case editrici, non tremila: quindi sarebbero stupefatti. Secondo me avrebbero detto… “Ma questo edificio qua lo avevano appena bombardato!” Io ho appena visto questa meravigliosa linea architettonica.. mancavo in questa zona da almeno una decina di anni

 

Nella nuova edizione del libro c’è qualche novità rispetto alla precedente?

Paolo Jannacci: Due cose molto belle: Innanzitutto la prefazione di Stefano Bartezaghi e poi le illustrazioni di Amanda Paganini che sono molto giuste. Non sono pesanti, danno subito l’idea di quello che andrai a leggere.

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