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Simona Vinci si aggiudica la 54° edizione del Premio Campiello

La scrittrice si è aggiudicata il premio con il romanzo La prima verità (Einaudi), che ha ottenuto 79 voti sui 280 inviati dalla Giuria dei Trecento Lettori Anonimi

VENEZIA – Simona Vinci, con il romanzo La prima verità, vince la 54^ edizione del Premio Campiello, concorso di narrativa italiana contemporanea organizzato dalla Fondazione Il Campiello – Confindustria Veneto. Il libro vincitore, annunciato questa sera sul palco del teatro La Fenice di Venezia, ha ottenuto 79 voti sui 280 inviati dalla Giuria dei Trecento Lettori Anonimi.

 

Al secondo posto si è classificato Elisabetta Rasy, Le regole del fuoco (Rizzoli) con 64 voti, al terzo Andrea Tarabbia, Il giardino delle mosche (Ponte alle Grazie), con 62 voti, al quarto Luca Doninelli, Le cose semplici (Bompiani), con 41 voti, al quinto Alessandro Bertante con Gli ultimi ragazzi del secolo (Giunti), 34 voti. Simona Vinci ha dichiarato: “Sono molto felice, è la terza volta che partecipo al Campiello e l’emozione è ancora più grande. A questo libro ho dedicato molti anni e ci credevo molto”.

 

La Giuria dei Trecento Lettori Anonimi della 54^ edizione del Premio Campiello era così composta: 53,7% donne e 46,3% maschi, 20 casalinghe, 50 imprenditori, 101 lavoratori dipendenti, 71 liberi professionisti e rappresentanti istituzionali, 30 pensionati, 15 studenti. Tra i personaggi famosi: i conduttori televisivi Federico Basso e Luca Bizzari, il giornalista Oscar Giannino, e l’attore Alessandro Haber.

 

Roberto Zuccato, Presidente della Fondazione Il Campiello e Confindustria Veneto, ha dichiarato: “Il Campiello è non solo uno dei più importanti premi letterari in Italia, ma anche un progetto culturale che costruisce una casa comune tra cultura e società, tra cultura e giovani. Lo fa portando la letteratura nelle piazze, entrando nelle scuole per promuovere la lettura e la scrittura, collaborando con i docenti per valorizzare il talento dei ragazzi attraverso il Campiello Giovani. Un premio che in 54 anni di storia ha saputo costruire ponti che non crollano, perché fatti di un mattone prezioso, i libri”.

 

La finale, andata in onda in diretta su Rai5 (in seconda serata su Rai3), è stata condotta da Geppi Cucciari e Neri Marcorè. Tra momenti d’intrattenimento e approfondimento culturale, i due conduttori hanno dialogato con i cinque finalisti e seguito con loro le fasi delle votazioni. Ognuno degli scrittori ha avuto un testimonial d’eccezione. Giovanni Allevi, Enrico Bertolino, Raoul Bova, Antonio Cornacchione e Adriano Panatta hanno portato un loro contributo video sui libri in concorso e sul Premio Campiello. Ad arricchire lo spettacolo, la presenza della band Tigri della Malvàsia (Primiano di Biase, Fabrizio Guarino, Claudio Giussi, Simone Talone e Alessandro Patti).

 

Durante la cerimonia sono stati premiati anche i vincitori degli altri riconoscimenti previsti dalla Fondazione Il Campiello: la vincitrice della 21^ edizione del Campiello Giovani, Ludovica Medaglia, l’Opera Prima, assegnata a Gesuino Némus per il romanzo La teologia del cinghiale (Elliot Edizioni), il Premio Fondazione Il Campiello, il riconoscimento alla carriera attribuito quest’anno a Ferdinando Camon, e il Premio Campiello Economia, alla sua prima edizione e assegnato al giornalista del Corriere della Sera Dario Di Vico.

 

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