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I romanzi classici dal carattere rivoluzionario

Alcuni di questi sono stati banditi in diversi paesi, prima di essere ristampati. Vediamo allora alcuni libri che hanno in qualche modo sovvertito le norme

MILANO – I più grandi romanzi classici sono ancora in circolazione per una ragione: hanno avuto un forte impatto sui lettori forse perché caratterizzati anche da politiche sovversive. Proprio per questo motivo  alcuni di questi sono stati banditi in diversi paesi, prima di essere ristampati. Tutt’oggi l’idea di una protagonista femminile o di una franca rappresentazione del sessismo in un libro, risulta essere un argomento ancora piuttosto controverso. Vediamo allora alcuni libri menzionati da Bustle che hanno in qualche modo sovvertito  le norme

“Il magico mondo di Oz” di L. Frank Baum

Nel 1928, Il Mago di Oz fu ampiamente criticato e bandito in tutte le biblioteche pubbliche per “raffigurare donne in ruoli di leadership forti”. Ora possiamo pensare a Dorothy Gale come a un’avventuriera protagonista di libri per bambini, ma a quei tempi era considerata una sovversiva femminista radicale, insieme a Glinda e la Malvagia Strega dell’Occidente.

“Il richiamo della foresta” di Jack London

Il libro racconta la storia abbastanza semplice un cane che traina slitte sulla gelida tundra. Un racconto che in qualche modo ha portato a bandire il libro in Jugoslavia e in Italia e ad essere bruciato dai nazisti nel 1933 a causa delle sue sfumature socialiste.

“Il colore viola” di Alice Walker

“Il colore viola”, anche se vincitore del Premio Pulitzer, non bastò a impedire che il libro venisse ripetutamente bandito a causa delle sue “idee preoccupanti sui rapporti razziali, la relazione dell’uomo con Dio, la storia africana e la sessualità umana.” Le idee preoccupanti erano che il razzismo e il sessismo sono cattive e dannose.

“I tre moschettieri” di Alexandre Dumas

Ad essere sinceri probabilmente “I tre moschettieri” non voleva essere un libro intenzionalmente sovversivo.  Ma le storie di D’Artagnon e co. mostrano costantemente che chi è al potere è più inetto degli uomini che lavorano per loro. E l’enorme popolarità mondiale di Alexandre Dumas fu anche involontariamente sovversiva: alcuni dei suoi contemporanei risentirono del suo successo a causa della sua eredità haitiana. Dumas andò comunque avanti e divenneil più famoso francese del mondo, con o senza la loro approvazione.

“Christmas Carol” di Charles Dickens

Un canto natalizio apparentemente commovente ma che in realtà è stato un pezzo di scrittura estremamente sovversivo. Il Natale ovviamente esisteva prima che Charles Dickens scrivesse il libro ma l’attenzione culturale in quel momento verso la festa, non si concentrava più solo sulla cerimonia religiosa. L’idea che il Natale fosse una festa umanitaria incentrata sul fare regali era in gran parte dall’idea personale di Dickens di come sarebbe stata la festa. Quindi chiunque si lamenta di come il Natale sia diventato “commerciale” , dovrebbe incolpare Ebenezer Scrooge per aver riportato il lato laico della festività

“Candido” di Voltaire

Candido è un libro bandito probabilmente a causa di un pessimismo sarcastico. L’opus magnum di Voltaire era considerato una bestemmia per aver assunto un tono sarcastico e suggerendo che questa realtà in cui viviamo potrebbe non essere il “meglio di tutti i mondi possibili”

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