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Read Dog, un amico a quattro zampe aiuta i bambini a imparare a leggere

Il metodo è alla base del programma R.E.A.D., lanciato da un’organizzazione no-profit americana per favorire lo sviluppo delle capacità di lettura dei bambini

MILANO – Un compagno che non critica, non corregge, non deride: si limita ad ascoltare il bambino che di fronte a lui gli legge ad alta voce, facendo piccoli gesti col capo, magari alzando un orecchio. Si tratta di un cane, il “Read Dog”, appositamente addestrato a questo compito Questo metodo aiuta lo sviluppo delle capacità di lettura dei bambini: l’idea è al centro del programma R.E.A.D. (Reading Education Assistance Dogs), lanciato nel 1999 dall’organizzazione no-profit statunitense Intermountain Therapy Animals (ITA), specializzata in Pet Therapy.

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I READ DOG – Sperimentato per la prima volta a Salt Lake City, sede di ITA, il metodo del programma si è rivelato efficace: leggere a un animale aiuta effettivamente il bambino a migliorare le sue facoltà espressive e comunicative e favorisce il suo amore per i libri e la lettura. Ma non un animale qualsiasi: i Read Dog sono abilitati alla terapia dopo aver ricevuto uno specifico addestramento, e sono registrati tra i team di volontari di ITA insieme ai loro padroni o addestratori, che li accompagnano nelle scuole, nelle biblioteche o in altri contesti educativi.

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I RISULTATI NELLE SCUOLE INGLESI – Oggi i team di R.E.A.D. sono più di tremila e operano negli Stati Uniti, in Canada, in Sudafrica, nel Regno Unito, in Finlandia, Svezia, Francia, Slovenia, Spagna e anche in Italia. Già due anni fa The Guardian sottolineava come nella scuola primaria di Oakhill, in Inghilterra, il levriero Danny aiutasse  i bambini a rilassarsi e concentrarsi. E oggi notizie analoghe arrivano da un’altra scuola inglese, quella di Fairchildes: il preside ha dichiarato che introdurre in classe Teddy, un golden retriever, per una sessione di lettura con i bambini una volta a settimana ha dato risultati straordinari. Un semplice accorgimento che aiuta i bambini a mettersi a proprio agio, trasmette loro fiducia in sé e nelle proprie capacità intellettuali – i bambini avvertono che l’amico a quattro zampe li ascolta ma non li giudica – ed è utile per combattere disturbi come la balbuzie o la dislessia.

 

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