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L’ottavo libro di Harry Potter scritto da una tastiera automatica

"Harry Potter e il ritratto di ciò che sembrava un gran mucchio di cenere" è un nuovo episodio della saga del maghetto di Hogwarts

MILANO – “Harry Potter e il ritratto di ciò che sembrava un gran mucchio di cenere” è un nuovo episodio della saga del maghetto di Hogwarts. Attenzione però! La nuova storia non è frutto della penna della Rowling, autrice degli altri sette libri di successo.

Libro scritto dalla tastiera automatica

Se vi state chiedendo chi sia allora l’autore di questo nuovo scritto, la risposta ve la fornisce TPI. Sembra, infatti, che lo scritto sia opera di una tastiera automatica che, dopo aver letto i sette libri della saga, ne ha scritto uno da zero captando tutte le informazioni del caso. La tastiera automatica è stata creata dal team Botnik, ovvero una comunità di artisti, scrittori e sviluppatori che collaborano con le macchine per creare nuove cose strane, cosme viene spiegato sul sito. Il tutto sembra reso possibile grazie alla combinazione di parole che si susseguono, basata sulla grammatica e sul vocabolario utilizzati. Tra i maggiori membri della comunità sembrano figurare l’ex sceneggiatore di Clickhole Jamie Brew e l’ex editore di fumetti Bob Mankoff

Mix tra bizzarria e divertimento

Il risultato del lavoro della tastiera autonoma, è un mix tra bizzarria e divertimento, seguendo stranamente lo stile della Rowling. Tirando in mezzo i vari protagonisti, la storia prosegue alternando frasi folli e prive di senso come quando si legge: ” Vide Harry e iniziò immediatamente a mangiare la famiglia di Hermione. La maglietta di Ron da Ron era brutta quanto Ron stesso. ‘Se voi due non riuscite a unirvi felicemente, diventerò aggressiva, confessò la ragionevole Hermione”. Un filo logico, invece, e che potrebbe sembrare frutto della Rowling lo troviamo in frasi del tipo: “Magia: era qualcosa che Harry Potter pensava fosse molto buono”

 

 

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