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Le opere d’arte del museo del Prado di Madrid si animano

Da Goya a Velazquez a Bosch, le opere d'arte del museo del Prado di Madrid si animano nel video del regista italiano Rino Tagliafierro

MILANO – A Madrid ci sono veramente tantissimi monumenti e musei da visitare e in particolare ci sono alcuni luoghi da non perdere assolutamente quando si visita questa bellissima città. Uno di questi è il Museo del Prado che vanta 1700 opere esposte e altre 7000 conservate e che per festeggiare il suo bicentenario si è fatto un regalo molto speciale: un video promozionale in cui, da la Maja desnuda (1797–1800) di Goya a Las Meninas (1656) di Velazquez, ha fatto prendere vita alle opere della galleria grazie alle animazioni del regista e visual artist italiano Rino Stefano Tagliafierro.

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Bellezza y Locura” il video per il bicentenario del Prado

Con una collezione di 1700 opere esposte e più di 7000 conservate, il Prado di Madrid festeggia quest’anno il bicentenario dalla sua fondazione e, per l’occasione, serviva un video veramente unico e sorprendente che promuovesse questo importante compleanno. La scelta è così ricaduta su Rino Stefano Tagliafierro, un giovane regista e visual artist piacentino di 39 anni che, a sua sorpresa, è stato chiamato dal museo madrileno a fare ciò che sapeva fare meglio: animare le opere d’arte. La cosa assurda? Tagliafierro al Prado non c’era mai stato prima d’ora. Il tempo concesso per realizzare il video? Un mese e mezzo di tempo per animare le opere di Goya, Velazquez, Bosch e tanti altri. Una vera e propria sfida che l’artista piacentino, innamorato dell’arte e del suo lavoro, ha accettato con piacere.

I video fanno uscire fuori dallo spazio istituzionale del museo le opere d’arte, rendendole più fruibili anche a chi non è abituato ad entrare in rapporto con l’arte.

All’inizio Tagliafierro selezionò 150 opere, per poi animarne 30 dando così origine al video “Belleza y Locura” realizzato con un tecnica di mixaggio tra animazione 2D e foto ritocco. Il prodotto finale è proprio la sensazione che i dipinti respirino. A molti questa tecnica artistica può non sembrare un novità e in effetti è così. Lo stesso Tagliafierro però ammette di non aver inventato nulla, bensì di aver semplicemente cambiato il fine ultimo con cui esibisce questi effetti speciali: al posto che realizzare figure animate solo per fine ironico o commerciale, come accadeva prima, egli ne ricerca la bellezza immaginandosi il loro movimento se non fossero intrappolati nella tela.

Il successo di “Beauty” le opere che prendono vita

Spesso quando andiamo a visitare un museo, una mostra, ci troviamo davanti a quadri meravigliosi, piccoli o grandi che siano, dove le figure per quanto belle possano essere e per quanto dinamismo possano esprimere, sembrano sempre intrappolate in un’immobilità perenne. Ma ora è arrivato il momento di liberarle da questa staticità e lasciare che la loro energia si sprigioni per tutta la tela. A molti la cosa può sembrare impossibile, ma non c’è da temere perché ora questo sogno è realtà.

A metterci le mani e creare questa opera dentro l’opera è stato Rino Stefano Tagliafierro, appassionato di cinema e di pittura, che già è diventato famoso al grande pubblico grazie al suo “Beauty” del 2014. “Beauty” è un cortometraggio passato per vari Festival, tra cui anche alcune sezioni di Cannes, che realizzò per puro divertimento e piacere personale dando respiro e movimento alle sue opere preferite. Un successo notevolmente affermato che ha catturato l’attenzione di uno dei big dell’arte, ossia il Museo del Prado di Madrid.

È un modo per rendere omaggio ai miei autori preferiti. La scelta di andare ad utilizzare i dipinti era dovuta alla mia volontà di realizzare un video sulle emozioni umane. Io volevo realizzare un video animato che però fosse originale e differente dall’animazione classica. Ho scelto di utilizzare i dipinti per le emozioni che mi comunicano e per la forza con cui mi travolgono.

 

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