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Milano, chiude la libreria La Tramite, “abbandonata dalle case editrici e dallo Stato”

Il 31 marzo alla Tramite di Milano entreranno gli ultimi clienti. Poi, alla fine di quella giornata, la libreria tirerà giù la saracinesca per l'ultima volta

MILANO – Il 31 marzo alla Tramite, in Piazzale Medaglie d’oro 3 (a Milano), entreranno gli ultimi clienti: faranno un giro tra gli scaffali, alzeranno lo sguardo verso gli affascinanti manifesti d’epoca, sfoglieranno qualche pagina e parleranno con Giancarlo, il libraio sornione e appassionato, e l’appassionata Federica. Giancarlo ha letto tanto nella sua vita e lo si sente quando parla, amante dei Beat e della buona scrittura. Su Federica, poi, puoi sempre contare: se non sai cosa cosa leggere devi parlare con lei. Ti fa le domande giuste – quali sono i tuoi gusti, qual è il tuo stato d’animo, che cosa vedi nel tuo futuro – e ottenute le risposte necessarie tira giù dagli scaffali proprio il libro che soddisfa i tuoi bisogni. A quanto ne so non ha mai sbagliato. Poi, alla fine di quella giornata, la libreria tirerà giù la saracinesca per l’ultima volta. Al suo posto – giusto il tempo di portare via i libri e di fare i lavori necessari – aprirà l’ennesimo bar del quartiere.

70 ANNI –  Lo scorso settembre la Tramite ha festeggiato 70 anni. Avevo condotto io quegli incontri e ricordo con grande emozioni quelle serate. Abbiamo celebrato questo importante traguardo insieme ai proprietari (il signore e la signora Saccone), tanti lettori e diversi scrittori. “Eppure nessun editore si è presentato – confessa con rammarico Giancarlo – d’altra parte le case editrici hanno sempre privilegiato il rapporto con le grandi catene. Le librerie indipendenti sono l’ultimo dei loro pensieri”. Anche lo Stato non ha mai allungato la mano, cercando di aiutare. Ormai la cultura “è considerata un surplus”. Il giorno in cui escono i nuovi libri finiscono in libreria e nei centri commerciali, che li vendono direttamente al 15% di sconto. “Anch’io andrei al supermercato” mi dice Giancarlo. “Questa è una situazione che prima o poi pagheranno tutti, ma che per ora stiamo pagando soltanto noi”.

PERDERE L’ANIMA – “Quando ho cominciato a lavorare a La Tramite via Muratori era una via di bottegai mentre ora è diventata una via di ristoranti – mi racconta Giancarlo Benzoni, che ha iniziato a lavorare alla Tramite 35 anni fa – oggi il quartiere ha perso completamente la sua anima”. Metà della vita della libreria ha coinciso con la vita di Giancarlo, “ma ora chiude per volere di un mercato che non fa altro che sfruttarti”. Ma prima di chiudere ci sarà un’ultima grande soddisfazione per La Tramite. Il 22 febbraio, dalle 16.30 alle 17.00, sarà infatti in libreria la scrittrice francese Amélie Nothomb. Godiamoci questi ultimi due mesi di Tramite. La sua chiusura sarà una di quelle ferite che il tempo non sarà in grado di curare.

Dario Boemia

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