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Manoscritti di 2000 anni fa ritrovati sulle coste del Mar Morto

60 anni dopo i primi scavi a Qumran, alcuni ricercatori hanno scoperto una nuova grotta che ospita i manoscritti del Mar Morto

MILANO – 60 anni dopo i primi scavi a Qumran, i ricercatori della Università Ebraica di Gerusalemme e dell’americana Liberty University hanno scoperto una nuova grotta che ospita i manoscritti del Mar Morto, anche noti come “i rotoli”, risalenti a oltre 2000 anni fa e contenenti composizioni religiose. Ciò che rende speciale questa scoperta sta in un semplice fatto: questi testi contengono testi che giungono a noi senza alcuna mediazione.

LE PRIME SCOPERTE – Secondo quanto racconta la tradizione locale, nel 1947 un beduino lanciò un sasso che fece rumore rompendo un vaso. Così vennero alla luce i famosi rotoli, scoperti tra il 1947 e il 1956 in undici grotte dentro e intorno al uadi di Qumran, vicino alle rovine dell’antico insediamento di Khirbet Qumran, sulla riva nord-occidentale del Mar Morto.

LA DODICESIMA GROTTA – Dopo le opportune verifiche – racconta il professor Oren Gutfeld, intervistato dal “Time of Israel” – potremo affermare che esiste “la dodicesima grotta contenente i Rotoli del Mar Morto”. Oltre ai vasi e ai manoscritti sono stati rinvenuti sigilli fatti di pietra semi preziosa e punte di freccia appartenenti al Neolitico. Si tratta di un ritrovamento che potrebbe aprire la strada a molte altre scoperte.

 

 

PHOTO CREDITS: The Time of Israel

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