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Magdi Cristiano Allam spiega “Che cos’è davvero l’Islam”

Il giornalista nato musulmano e convertitosi al cristianesimo presenta a BookCity 2017 il suo ultimo saggio Maometto e il suo Allah

MILANO  –  Con lo splendido Castello Sforzesco a far da cornice, torna anche quest’anno l’evento più atteso di Milano dagli amanti dei libri: BookCity. Tra mostre, eventi e laboratori a tema, vi raccontiamo alcuni tra gli incontri più significativi. “La figura di Maometto è centrale per l’Islam. L’Islam si fonda su Maometto”, così si apre l’intervento Che cos’è davvero l’Islam a BookCity 2017. Magdi Cristiano Allam presenta Maometto e il suo Allah, saggio sulla storia di Maometto, figura essenziale della fede islamica.

Il racconto di Allam, giornalista nato musulmano e convertitosi al cristianesimo, inizia da chi è davvero Maometto, personalità massima della fede islamica. Nato prima che l’Islam esistesse, quando il paganesimo arabo riconosceva più idoli, Maometto dà origine a una fede che si sostanzia nel culto di un solo Dio, Allah. Un’infanzia tutt’altro che semplice, segnata dalla perdita e dal dolore. Cresciuto come orfano, nell’arco dei suoi sessantadue anni avrà sette figli, sei dei quali periscono. Privo di eredi maschi, Maometto avrà sulle spalle un’onta di cui vergognarsi. Il dolore e l’inquietudine lo portano all’isolamento in una grotta nei pressi della Mecca a pregare Allah. Grotta che Allam ci presenta come sfondo alle prime visioni di Maometto: l’Arcangelo Gabriele che gli recita i primi versetti del Corano, testo increato. La voce del giornalista egiziano ci accompagna poi attraverso la narrazione dell’egira di Maometto a seguito della forte insurrezione contro il proselitismo, della fuga che termina a Medina, della sua vittoria finale.

“Ho voluto scrivere questo libro per diffondere la verità al grande pubblico. Conoscere Maometto è fondamentale perché è a Maometto che i musulmani si ispirano”. Questo il fulcro dell’intervento di Allam: fornire al grande pubblico gli strumenti atti a comprendere ciò che si pone al di là della fede islamica, a partire dal suo testo essenziale. Il giornalista pone l’attenzione sul testo del Corano, sull’estremo riserbo dei fedeli a studiarne i versetti, sull’inabilità di interpretarli, in quanto scritto preesistente ed espressione della parola divina.

“Ritengo di essere stato un musulmano che ha creduto in un Islam moderato. Mi riferisco alla sacralità della vita, alla equiparazione tra gli esseri umani”. L’attenzione si sposta sull’attualità. Come rapportarsi con i musulmani di oggi? Allam ci invita a riflettere sulla pregnante necessità di contestualizzare la relazione con le persone. Il dialogo va rapportato alla società nella quale viviamo, va basato su indirizzi legislativi da rispettare e tenendo presente l’essenziale laicità.

Magdi Cristiano Allam conclude l’intervento con un richiamo alla sua storia personale. Le sue parole si incrinano al ricordo del battesimo ricevuto da Papa Benedetto XVI, secondo il giornalista grande esponente del sodalizio tra ragione e fede.  Un contributo che certamente colpisce per l’estrema forza e conoscenza con le quali il tema è trattato. L’aspirazione di Allam è di condividere ciò che si cela dietro alla fede islamica, ciò che ai molti rimane a un primo sguardo inafferrabile.

 

Valentina Andrea Sala

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