MILANO – Fondata a Milano nel 2005, L’Ippocampo Edizioni è una casa editrice indipendente specializzata in volumi che trattano di arte, design, fotografia e di tutto ciò che attiene al lifestyle, compreso il giardinaggio, il tempo libero e la buona cucina. Affiancano il catalogo, la narrativa e L’Ippocampo Ragazzi, marchio interno della casa editrice meneghina dedicato ai giovani lettori.
“Anche l’occhio vuole la sua parte”, diceva qualcuno…
L’identità dello stampatore
Nell’editoria palette di colori azzeccate e un tratto inedito concorrono a definire il carattere del volume e plasmano l’identità dello stampatore. L’Ippocampo Edizioni segue con accuratezza il delicato binomio, pubblicando testi inconfondibili, che contribuiscono a definirla quale casa editrice artefice di meraviglia agli occhi del lettore.
Soppesare un loro volume è un’esperienza capace di abbracciare i sensi, facendo tornare anche il lettore più navigato di nuovo bambino.
Il catalogo
Tra le novità in catalogo, Terrarium – Mondi vegetali sotto vetro di Anna Bauer & Noam Levy. 224 pagine che illustrano la nuova tendenza del terrario, mondo autosufficiente in miniatura, racchiuso in contenitori di vetro, nel quale elementi vegetali e minerali interagiscono. Un volume non solo enumerativo delle piante adattabili al microsistema, ma corredato di fotografie e schizzi.
Volume d’obbligo per chi mastica di grafica, è Colorama – Il mio campionario cromatico dello studio creativo francese Cruschiform, aggiudicatosi la Pépite al Salone del Libro di Montreuil e il premio letterario Sorcières. Vero e proprio inventario, che racchiude ben 133 pantoni, Colorama è un volume elegante, che crea un impatto visivo forte. Assoluto protagonista è il libro, nella sua veste di oggetto di arredo, che cattura il lettore affascinandolo.
Chiude la breve rassegna, Mistero nella casa di bambole di Vita Sackville-West, ciliegina sulla torta del catalogo de L’Ippocampo Edizioni. Un volume di narrativa fantastica, originariamente commissionato dalla regina Mary alla stessa Vita, risalente al 1924 e pubblicato per la prima volta in Italia, un anno fa, dalla casa editrice meneghina. Un testo fiabesco, incorniciato da un lavoro tipografico tutt’altro che banale.
Valentina Andrea Sala
