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L’Indovinello del Cappellaio Matto di “Alice in Wonderland”

Al Party del Tè, il Cappellaio Matto sottopone ad Alice un indovinello al quale non vi è una vera e propria soluzione. Provate a rispondere anche voi.

Siamo nel famoso capitolo VII di Alice nel Paese delle Meraviglie scritto da Lewis Carroll, nel momento in cui Alice arriva alla casa della Lepre Marzolina, e trova un tavolo apparecchiato, ove il padrone di casa con il Cappellaio Matto ed il Ghiro sono intenti a prendere il Tè. Il Ghiro dorme profondamente, gli altri due parlano con Alice senza invitarla a sedere nonostante i tanti posti liberi. Alice, di sua spontanea volontà si siede ugualmente e inizia a conversare cercando di rispondere a un indovinello lanciato dal Cappellaio: “Che differenza c’è fra un corvo e una scrivania?”

L’indovinello

Why is a raven like a writing desk?” (“Perché un corvo è come uno scrittoio?” oppure “Cos’hanno in comune un corvo ed uno scrittoio?”), questo l’indovinello originale, al quale la risposta, nel libro, non segue. O meglio, il Cappellaio Matto stesso, non conosce.

“Beh, hai risolto l’indovinello?” disse il Cappellaio, rivolto nuovamente ad Alice.
“No, mi arrendo” rispose Alice. “Qual è la soluzione?”
“Non ne ho la minima idea” disse il Cappellaio.
“Nemmeno io” disse la Lepre Marzolina.
Alice sospirò, stanca. “Secondo me potreste impiegare meglio il vostro tempo” disse “invece di sprecarlo con indovinello senza risposta”.

La risposta

Quando Carroll pensò all’indovinello lo fece con l’intento di lasciarlo privo di una soluzione, ma le molte richieste dei lettori lo indussero a trovare, insieme ad altri esperti una possibile risposta. Così, nella prefazione dell’edizione del 1896, Carroll scrisse:«Mi sono state poste così spesso domande al riguardo se si potesse immaginare una risposta all’Indovinello del Cappellaio, che anch’io potrei scrivere qui quella che mi pare una risposta abbastanza appropriata: “Perché entrambi producono alcune Note, anche se sempre Piatte; e non sono mai disposti al contrario!”. Ad ogni modo, questo è semplicemente un ripensamento; l’Indovinello, così come era stato inizialmente concepito, non aveva affatto una soluzione.»

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Gli indovinelli hanno radici profonde nella tradizione letteraria occidentale. In alcuni libri servono per dimostrare l’arguzia del protagonista, in altri l’eroe deve risolverli per sfuggire a una situazione difficile…

Il gioco linguistico

“Because it can produce a few notes, though they are very flat; and it is nevar put with the wrong end in front!” è la risposta originale, in inglese. La soluzione prospettata da Carroll è formata da due parti. Nella prima gioca sui doppi significati di “Note” (Nota musicale o foglietto scritto) e di “Flat” (Bemolle o piatto). Nella seconda invece afferma che entrambi non vengono mai disposti al contrario (una scrivania non viene mai disposta col fronte, su cui ci si appoggia per scrivere, contro il muro), pur sostituendo la parola “never” (mai) con “nevar” (Raven scritto al contrario) che in inglese ne ha la stessa pronuncia.

Riadattamento

Per chi non avesse letto il libro, ma si fosse avvicinato all’avventura della piccola Alice grazie al cartone animato Disney, si troverebbe difronte un indovinello diverso: “Perchè i tramonti son pupazzi da levare?”. Questo è un riadattamento libero, frutto di una falsificazione progettata a tavolino. Nelle altre versioni cinematografiche la giusta traduzione viene rispettata. In Italia no, e la ragione della traduzione anarchica, eccentrica ed indipendente, sta nella concezione del doppiaggio italiano che tende a semplificare il più possibile per il pubblico ogni espressione o parola. Quindi, l’indovinello rivisito diventa:

Cappellaio Matto:”Perché i tramonti son pupazzi da levare?”
Alice:”Un indovinello? Vediamo un po’… Perché i tramonti son pupazzi da levare?”
Cappellaio Matto:”Ti dispiace ripetere?”
Alice:”Perché i tramonti son pupazzi da levare?”
Cappellaio Matto:”(urlando) Sono che cosa?”
Lepre Marzolina:”(urlando) Attento! È lei pu-pazza da legare!!”

Essendo stata creata sul momento dagli adattatori, la domanda non ha effettivamente alcuna risposta, ma neppure l’originale presenta una vera e propria soluzione.

Le altre soluzioni

Col tempo le risposte all’indovinello si sono moltiplicate grazie al concorso nel 1989 della England’s Lewis Carroll Society per cercare le migliori soluzioni.
Le risposte oggi più quotate sono le seguenti:
– “Because Poe wrote on both”/ “Perché Edgar Allan Poe scrisse su entrambi”.
Cioè si riferisce alla famosa poesia scritta da Poe “il Corvo”, presumibilmente poggiandosi su una scrivania.
– “Because there’s a “B” in both and a “N” in neither” / “Perché c’è una “B” in entrambi ed una “N” in nessuno”.
In realtà, la N c’è in entrambi (raveN e writiNg-desk) mentre nessuno dei due contiene una B. Ma ciò non toglie che ci sia una B nella parola Both ed una N nella parola Neither.
– “Because both have pen” / “Perché sono entrambi dotati di penne”.
Il corvo infatti ha un piumaggio e lo scrittoio può avere le penne per scrivere.

Oltre a queste, esistono mille altre soluzioni, e anche voi potete dire la vostra.

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