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Laura Calosso, “A cosa serve l’8 marzo se il resto dell’anno siamo dimenticate?”

"A che serve un giorno di festa quando per tutto l’anno siamo dimenticate?" Da questa provocazione parte l'intervento della scrittrice Laura Calosso, in libreria con "La stoffa delle donne"

MILANO – “A che serve un giorno di festa quando per tutto l’anno siamo dimenticate?” Da questa provocazione prende spunto l’intervento della scrittrice Laura Calosso, proprio in questi giorni in libreria con “La stoffa delle donne

Siamo certi che le donne italiane abbiano molte cose da festeggiare l’8 marzo?

Per saperlo ho chiesto a loro, alle cassiere dei supermercati durante la pausa caffè, alle mamme sedute sulle panchine dei giardini pubblici con in braccio bambini da ripulire, alle impiegate  mentre attendono l’autobus nelle sere invernali.

Le storie quotidiane di queste donne parlano di speranze deluse, come a dire: “a che serve un giorno di festa quando per tutto l’anno siamo dimenticate?”

Dimenticare una donna significa non muovere un dito per aiutarla a risolvere problemi concreti, significa non tener conto delle difficoltà di una lavoratrice quando diventa madre, quando con lo stipendio mensile non riesce neppure a pagare la retta dell’asilo privato (la carenza di posti negli asili pubblici è da sempre nota ma nel corso degli anni niente è cambiato). Pensare che i bambini siano un peso da scaricare sulle madri, e non invece una risorsa per il Paese, produce conseguenze che nessun Fertility Day può sanare. Senza politiche mirate a creare servizi idonei le donne non sono e non saranno mai libere di essere se stesse, a meno che non occupino per nascita i piani più alti della scala sociale.

Per voler bene alle donne, non solo in occasione dell’8 marzo,  bisognerebbe archiviare in via definitiva tutte le discussioni sulla parità uomo-donna e prendere atto della realtà. Gli uomini e le donne non sono uguali ma sono identici se parliamo di loro come “persone”. Fino a quando questa verità non sarà per tutti lampante (e ad oggi non si vedono iniziative forti per andare in questa direzione) sarà impossibile creare le condizioni per una società giusta dove le donne possano sviluppare al meglio le proprie potenzialità e valorizzare il senso di responsabilità che spesso sentono in modo più acuto rispetto agli uomini.

Care amiche, non smettete di lottare: la stoffa delle donne, oggi come ieri, è fatta del vostro coraggio.

Laura Calosso

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