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La relazione tra gioiello e abito raccontata nel libro di Bianca Cappello

Nel suo "Il Gioiello nel Sistema Moda", Bianca Cappello indaga la relazione tra gioiello e abito a partire dal XIX secolo fino ai giorni nostri

MILANO – Da poco Skira ha pubblicato un nuovo libro nella collana dedicata al Design e alle Arti Applicate. Stiamo parlando de “Il Gioiello nel Sistema Moda” della storica e critica del gioiello Bianca Cappello, in cui si intende fornire una guida per far conoscere la relazione tra gioiello ed abito a partire dal XIX secolo fino all’odierno mondo del fashion system.

IL LIBRO –  Il mondo del gioiello per la Moda viene raccontato con chiarezza a partire dalla terminologia e dalla definizione del concetto fino ad arrivare al processo creativo messo in atto dallo stilista, insieme al lavoro e all’inventiva del designer e del bigiottiere. Diversi i processi di progettazione che vengono spiegati nel libro. Si parte dall’ispirazione che passa poi in laboratorio arrivando a creare il prototipo. Si indaga poi il processo finale della creazione per il cliente giungendo infine ai negozi della grande distribuzione. Un libro, questo, che ha richiesto un intenso lavoro di ricerca e interviste sul campo per indagare il mondo del gioiello, della moda, dell’artigianato e del design, cercando di analizzare il successo mondiale di questo prodotto nel mondo del fashion retail. Noi di Libreriamo abbiamo voluto porre alcune domande alla curatrice Bianca Cappello, che tra le altre cose è anche curatore di mostre sul gioiello e sulla bigiotteria per musei ed enti pubblici, per comprendere il sistema moda attraverso i suoi occhi e il suo pensiero. Ecco a voi le domande.

Da dove è nata la sua passione per i gioielli?

Ho scoperto la mia passione per i gioielli sui banchi di scuola durante le lezioni di Storia dell’Arte al liceo classico. Quello che mi ha sempre attratto del gioiello non è il suo valore commerciale o i materiali in cui è realizzato quanto piuttosto il suo valore antropologico, la sua grande capacità comunicativa. Ogni popolo, ancora prima dell’invenzione della scrittura e prima ancora di indossare vestiti, ha voluto comunicare se stesso agli altri attraverso i gioielli e lo ha fatto non solo mostrandoli sul corpo ma anche attraverso le sue rappresentazioni nelle varie manifestazione artistiche come la pittura e la scultura.

Cosa, secondo lei, rende realmente elegante una donna?

Credo che una persona sia elegante quando si sente a proprio agio. L’eleganza non è qualcosa che si indossa ma il giusto modo di comunicare se stessi agli altri e questo lo si fa quando sappiamo cosa siamo. I gesti, la scelta degli abiti, dell’acconciatura, degli accessori e dei gioielli sono una conseguenza di questa consapevolezza.

C’è un gioiello che tutte le donne dovrebbero avere?

Quello in cui si riconoscono. Il gioiello rappresenta più di ogni altro oggetto quello che siamo, la nostra vita, i nostri legami, le nostre gratificazioni. Ognuno ha un suo gioiello preferito anche se non è necessariamente lo stesso per tutta la vita. Già il punto dove scelgo di mettere il gioiello dice qualcosa di me, poi i materiali, le forme ed i colori esprimono il resto.

Possono i gioielli considerarsi delle vere e proprie opere d’arte?

Sicuramente i gioielli possono essere anche delle opere d’Arte. Moltissimi artisti in tutti i tempi passati e presenti hanno portato avanti la loro ricerca espressiva nella pittura, nella scultura, nell’architettura e nel gioiello. Non esistono limitazioni alla creatività e alla necessità di comunicarsi ed il gioiello ne è un’espressione esattamente come le altre forme d’Arte.

C’è un’icona di stile alla quale si ispira?

Non ho mai sentito la voglia o l’istinto di ispirarmi a qualcun altro, l’urgenza di sentirmi me stessa è sempre stata più forte. Il mio lavoro mi porta ad osservare, studiare, ricercare e cercare di capire la vita, il pensiero, le opere e i gioielli delle altre persone sia nel corso della storia che nel contemporaneo e questo per me è un costante spunto di riflessione ma non esiste un unico modello a cui fare riferimento.

Guardandosi attorno, pensa che ultimamente si stia perdendo l’eleganza in una donna e il gusto per il bello?

Quello che ho notato e che si è mostrato sempre più evidente anche grazie agli studi e alle ricerche fatte per Storia della Bigiotteria e Il Gioiello nel Sistema Moda, è che nel tempo sono cambiati i rituali e le occasioni per “essere eleganti”. La società si evolve e con lei, anzi, pioniera per lei, la figura della donna cambia assecondando la sua percezione del mondo. La donna è passata da oggetto da esposizione a soggetto attivo del suo stile, la sua vita è diventata sempre più dinamica e così anche il suo guardaroba. La velocizzazione del sistema moda contemporaneo causato dall’ampliamento del mercato e dall’ingresso delle multi nazionali della finanza all’interno degli atelier, ha portato velocemente alla diffusione della junk fashion ma anche alla perdita di un orientamento per quanto riguarda cosa va di moda in una determinata stagione. Per reazione negli ultimi anni si stanno facendo largo nella mente e negli animi degli appassionati di moda il desiderio di un ritorno alla manualità e la voglia di creare autonomamente il proprio look grazie al mix and match personale fatto con sovrapposizioni di elementi diversi per tempo, valore e tipologia, dal vintage della nonna, al grande marchio, all’oggetto artigianale. La percezione della Bellezza si modifica in base all’evoluzione della cultura a cui facciamo riferimento ma conoscere la storia del Bello ci aiuta a riconoscerlo quando lo incontriamo, questo è anche uno dei motivi per cui ho voluto scrivere Il Gioiello nel Sistema Moda ed il motivo per cui amo il mio lavoro.

 

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