MILANO – In Scozia il mercato immobiliare va di pari passo con quello che per tanti è un sogno nel cassetto, ovvero fare il libraio. Ci troviamo a Wigtown, meta tra le più gettonate di Airbnb, dove per poter prendere in afftitto un appartamento, bisogna gestire per contratto anche “The open Book”, la libreria che si trova sotto l’abitazione. Scopriamo grazie al Corriere.it di cosa si tratta.
The Open Book
L’idea ha attirato giovani alla prima esperienza fuori casa e anziani vogliosi di voltare pagina da tutto il mondo, per fittare l’appartamento e gestire il bookshop sotto casa, tanto che per i prossimi tre anni si è registarato il tutto esaurito. All’idea innovatrice ed esilarante, si aggiunge anche la bellezza offerta dalla tranqullità che accerchia questa località scozzese sperduta e in riva al mare. Wigtown, inoltre è una città piena di libri, con una liberia per ogni dieci abitanti. Questo certamente rende difficile anche trovare un’assidua clientela ma propro su questo si è costruita la forza della “The open Book”, in quanto si configura come un punto di incontro, un luogo dove stare al caldo, poter scambiare due chiacchiere, raccontarsi e conoscere le storie degli altri.
Dai libri al cinema
Anche Jessica Fox, ex dipendente della Nasa, dagli Usa si è trasferita a Wigtown alcuni anni fa per cambiare vita. E’ stata proprio sua infatti l’idea di mettere la libreria in affitto affdandone la gestione a gente esterna, quando i proprietari hanno deciso di andarsene. «The Open Book» ad oggi risulta avere entrate di circa 100 sterline a settimana, quello che all’incirca occorre per coprire i costi di riscaldamento e luce. Oggi la Fox si è trasferita a Edimburgo, dopo aver instaurato una relazione con un alto librario, raccontata anche nel romanzo di successo, «Three things you need to know about rockets». Anche Hollywood, affascinata dalla storia, ha acquistato i diritti cinematografici del romanzo per trarne un film.
