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Kathryn Hughes, “Scrivere lettere è un’arte dimenticata”

All'Hotel Manin di Milano abbiamo intervistato Kathryn Hughes, l'autrice del bestseller "La lettera"

MILANO – “Tutta la mia storia si basa su una lettera…”. Queste le prime parole dell’autrice inglese Kathryn Hughes all’esordio con il suo romanzo edito da Casa Editrice Nord, “La lettera“, dal 5 maggio in tutte le librerie italiane. Una storia d’amore e di speranza, una storia di come tutto possa cambiare in poco tempo e come il futuro ci possa riservare qualcosa che non avremmo mai immaginato. Leggiamo insieme i passi più salienti dell’intervista per conoscere meglio l’autrice e la storia che ha raccontato.

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LA LETTERA – Tutto parte da una lettera, quella che Tina ritrova per caso in una giacca nel mucchio dei vestiti che vende ogni sabato per beneficenza. Chi è il destinatario della lettera, chi è il mittente? Non vi sveliamo nulla, ciò che ha attirato subito la nostra attenzione è stato il porre la lettera cartacea, sempre più in disuso, al centro della narrazione. E’ da mesi infatti che con “Caro, Ti scrivo” ci battiamo per fare sì che scrivere lettere, almeno per comunicare emozioni, rimanga un’abitudine di tutti. E’ d’accordo con noi anche l’autrice che dice: “Purtroppo l’arte di scrivere lettere è dimenticata e anche io sono colpevole. E’ giusto che in ambito lavorativo vengano utilizzate le mail, pratiche e veloci. La società ti impone di stare al passo e di utilizzare mezzi di comunicazione veloci ed immediati, anche se penso che sia davvero impersonale scrivere attraverso la tecnologia. Per conto mio, cerco di scrivere sempre biglietti in occasioni di auguri e festività e “obbligo” i miei figli a farlo”.

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L’IMPORTANZA DELLA SPERANZA – Tina, la protagonista del libro, non perde mai la speranza che rimane una luce anche nei momenti bui ed è proprio la speranza uno dei temi forti del romanzo della scrittrice. “Chi perde la speranza è perduto nella vita. Penso che che la speranza sia l’ispirazione per le persone nella vita. Sarei davvero contenta che, attraverso la mia storia, qualcuno possa ritrovare la sua strada”. 

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LA VIOLENZA SULLE DONNE – Un tema importante, un argomento di cui non ci si deve mai stancar di parlare. Tina è una donna che subisce violenze dal marito, così si finisce a parlare di come si possa contribuire a combatterla. “L’unico modo per uscire da questo vortice è la denuncia, ma non sol. Ogni donna che ha subito violenza dovrebbe avere la forza di uscire allo scoperto per diventare un modello per tutte coloro che che non ne hanno il coraggio. 

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IL LIBRO PREFERITO – Se le si chiede qual è il suo libro preferito, Kathryn non ha dubbi, “La Fattoria degli animali” di George Orwell. “Penso che ci sia un libro preferito per ogni fase della vita, dall’adolescenza all’età adulta, ma se dovessi scegliere un libro preferito di sempre, direi proprio “La Fattoria degli animali” di Orwell – ha poi continuato la scrittrice – un libro fantastico perché si può leggere su diversi piani, una metafora della società del tempo. Esistono anche dei riferimenti all’opera di Orwell all’interno del libro. 

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IL FUTURO – Dopo aver passato la vita a lavorare e ad accudire due figli, l’autrice ha trovato di dedicarsi alla passione della scrittura. Un’esordio letterario di grande successo in Inghilterra con il romanzo che ha guidato per diversi mesi le classifiche di vendita. “Non mi fermo qui – ha continuato la Hughes – ho già scritto un altro libro, che non sarà un sequel, ma in ogni caso una storia molto emozionale. Uscirà in Inghilterra a Luglio e penso che arriverà anche in Italia. Smentisco alcune voci che dicono che il mio libro diventerà un film, ma sarei davvero felice se ci potesse essere questa possibilità in futuro”. 

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