MILANO – Il Surrealismo di Salvador Dalì esce dai puri confini dell’arte per abbracciare i gusti culinari rinchiusi tra le mura della cucina. E’ il 1973 quando l’estro e l’inconfondibile stile dell’artista danno forma a un ricettario realizzato con sua moglie Gala. 400 erano le copie del Les Diners de Gala rimaste ancora in circolazione dopo la prima stampa e finite nelle mani di bibliofili e seguaci dell’artista. Bisognerà aspettare poi il 2006 quando Tashen decide di ristampare il libro rendendo accessibile a tutti in più lingue tra le quali anche in italiano.
IL LIBRO – 136 sono le ricette distribuite in 320 pagine divise in 12 capitoli dai titoli stravaganti, ognuno dei quali è associato a una diversa tipologia di portata. A distinguere il ricettario dai comuni manuali per cuochi, sono le stravaganti e irriverenti illustrazioni di Dalì. Un libro ricercato soprattutto dagli amanti del vintage, da tenere ben custodito in libreria e da sfogliare per addentrarsi nelle illustrazioni dai colori saturi tra timballi, arrosti, lumache e selvaggina.
LE RICETTE – Le ricette, dunque, non sono altro che le pietanze che Dalì e sua moglie Gala preparavano per i loro ospiti durante i banchetti. Non manca nel libro il buon umorismo di Dalì espresso da spiritose osservazioni per fare conversazione a tavola e da illuatrazioni e fotografie surrealiste. Ricette per stomaci forti che possono essere preparate anche a casa se si ha una dispensa ben fornita e che spaziando da quelle più tradizionali a quelle più originali, sono rese gustose dalla fantasia di Dalì.