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Ikkos, l’atleta simbolo del riscatto di una città

Intervista al poeta e scrittore Lorenzo Laporta, autore di “Ikkos, l’atleta di Taranto”, racconto ispirato all'atleta simbolo di una terra ferita, ma orgogliosa, come Taranto

MILANO – Taranto, città dell’acciaio, ma soprattutto di uomini d’acciaio. Come Ikkos, atleta leggendario che nel 480 a.C. trionfa alle gare di Olimpia e diventa il protagonista dell’omonimo romanzo scritto da Lorenzo Laporta. Il libro si chiama “Ikkos, l’atleta di Taranto” ed è un racconto in cui s’intrecciano mito e storia, sport e valori positivi. Il lavoro prende le mosse dal ritrovamento, negli anni ’50, dello scheletro dell’atleta (con annesso corredo funerario) e diventa lo spunto per un salto indietro nel tempo, rigorosamente romanzato. Laporta gioca con questo parallelismo tra le due figure e lascia che Ikkos diventi emblema di riscatto. Di seguito l’intervista all’autore.

 

Come nasce il progetto Ikkos?

Un giorno, mentre ero in visita al Museo Archeologico Nazionale di Taranto, mi trovai di  fronte al sarcofago di un uomo. Ne rimasi impressionato: stando al suo corredo funerario, doveva essere stato  un vero gigante dei Giochi antichi. Provai una vibrazione molto forte quando compresi che quell’uomo, nonostante le sue immense fatiche e la gloria di cui aveva beneficiato in vita,  non aveva un nome, un’identità. Non mi bastava che fosse chiamato semplicemente “l’Atleta di Taranto”. E così decisi di scrivere, di inventare la sua vita, attribuirgli finalmente un nome, colmando quell’oscuro vuoto con la letteratura e quindi con la fantasia. Da qui nasce il romanzo “Ikkos – L’ Atleta di Taranto”.

 

In che modo l’atleta Ikkos rappresenta lo spirito della città di Taranto?

Senza un sfida non può esserci una vera vittoria. Ikkos lo avrà sperimentato senz’altro nella sua vita da campione. Chi non conosce l’asprezza di una sconfitta, non conoscerà mai il sapore di una vittoria. E Taranto – che è poi la mia città – di sconfitte ne ha subite tante e di sfide ne ha ancora. Adesso è in una fase delicata: deve decidere se vuole entrare in gara mettendocela tutta, sino allo strenuo delle forze, come Ikkos, o se vuole accontentarsi della mediocrità che ci consegna all’oblio. Io vedo in Taranto un atleta che si piega ancora una volta, ma solo per prendere posizione sui blocchi di partenza. Poi finalmente partirà e nessuno la potrà più fermare.

 

Cosa non permette ad una città come quella ionica, ricca di bellezze e turismo, di non compiere il salto di qualità a livello nazionale e non solo?

Cito Thomas Jefferson “Se vuoi qualcosa che non hai mai avuto, devi fare qualcosa che non hai mai fatto”. Taranto si trova in un periodo molto incerto, forse siamo di fronte ad un bivio storico. In ogni caso converrà tentare strade mai neppure valutate. Perché il mondo cambia, come cambia l’economia e così deve cambiare l’atteggiamento non solo delle istituzioni che guidano, ma anche dei cittadini che devono imparare ad amare la propria terra e a comprenderne le ricchezze, perché qui la bellezza è ovunque. Ce lo dicono i turisti che vengono per la prima volta e quelli che ci ritornano. Abbiamo mare, natura, storia, arte e archeologia: un tale patrimonio va valorizzato sempre più. E adesso si sta andando in questa direzione, partendo da una maggiore consapevolezza delle proprie potenzialità.

 

Non solo il libro. quali altri attività ci sono in cantiere intorno ad Ikkos?

Attraverso la cultura ho sperimentato che si possono aprire molteplici scenari, anche economici. Il romanzo di Ikkos è già divenuto un soggetto cinematografico ed una pre-sceneggiatura firmata dalla fortunata autrice Rai e Mediaset Paola Pascolini. Siamo inoltre in trattativa con alcuni gruppi cinematografici per la realizzazione di un film basato sullo stesso soggetto. Ma siamo andati oltre, volendo concepire Ikkos come un vero e proprio brand originale, un testimonial di valori positivi che veicola insieme al richiamo per la nostra meravigliosa Taranto. Infatti, a questo proposito, sono in corso trattative commerciali con grossi marchi nazionali ed internazionali.

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