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I luoghi più suggestivi della Sicilia secondo Matteo Collura

Dalla provincia di Agrigento, e Caltanissetta, ecco i luoghi della Sicilia poco conosciuti da riscoprire secondo l'autore

MILANO – Un annuncio d’Africa, un altrove a portata di mano per i viaggiatori europei incastonato nel Mediterraneo. E’ questa la sicilia secondo Matteo Collura, autore del libro “Sicilia sconosciuta“, la nuova edizione di un libro illustrato con foto d’autore di Melo Minnella, uno dei fotografi italiani più importanti d’Italia. Ecco le novità di questa edizione ed i luoghi della Sicilia più importanti da riscoprire secondo l’autore.

 

Come nasce il progetto legato alla nuova edizione del libro fotografico “Sicilia sconosciuta”?

La riedizione di questo libro, la quarta dal 1984, è dovuta al suo successo di vendite. Terminata la tiratura, però, non si è provveduto a una semplice ristampa della precedente (2008), ma alla elaborazione di un nuovo volume, con una nuova copertina e testi aggiornati, perché il paesaggio invecchia e le situazioni cambiano. Per questo il libro è da considerare una novità editoriale.

 

Cosa ha di nuovo questa nuova edizione rispetto alla precedente?

Di nuovo c’è tutto ciò che nel frattempo è cambiato o di cui prima non mi ero accorto. Per esempio, è stato inserito il Museo della mafia voluto a Salemi da Vittorio Sgarbi quando ne fu sindaco. A proposito di Alcamo, sempre in provincia di Trapani, ora si parla di Franca Viola, la donna che nel 1965 si rifiutò di sposare il suo stupratore, mandandolo in galera. Un “monumento” da salvare anch’esso, tra i tanti monumenti siciliani propriamente detti. E c’è una particolare chiesa di Tortorici, in provincia di Messina, di cui mai ci si era occupati in una guida turistica.

 

Cosa ha di unico e speciale questa terra, rispetto al resto d’Italia?

La Sicilia è un annuncio d’Africa, un altrove a portata di mano per i viaggiatori europei. Incastonata nel Mediterraneo, è stata al centro della Storia e delle tante storie che, nel bene e nel male, ne sono seguite.

 

Quali sono i luoghi a suo parere più belli e suggestivi della Sicilia?

Quelli più difficilmente raggiungibili e per questo salvati dalla barbarie del cemento. Sono i paesi rupestri come Caltabellotta, in provincia di Agrigento, e Sutera, in provincia di Caltanissetta. E alcuni altri paesi della provincia di Enna, la più interna. Con questo non voglio dire che i danni del malcompreso progresso non siano arrivati ovunque, ormai. Tuttavia, dove le strade sono meno agibili e i centri abitati più difficili da raggiungere qualcosa si è salvato.

 

Quali sono, invece, i luoghi meno conosciuti e sottovalutati, che meriterebbero maggior attenzione da parte di turisti e viaggiatori?

Sono tanti e non soltanto nelle sperdute campagne dell’interno. Anche nelle città come Palermo, Catania o Messina vi sono sorprese dal punto di vista artistico e storico. Agrigento è piena di luoghi segreti, così come anche Ragusa, Caltanissetta, Trapani, Enna, Siracusa. Basta cercare, avere pazienza, andare oltre i luoghi comuni. In un certo senso, il viaggiare per conoscere è attività complicata, non facile, e la Sicilia sembra fatta per dimostrarlo.

 

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