Giulia Sottile, nonostante la sua giovane etร , รจ un personaggio noto nellโambiente culturale siciliano.
Eโ, oltre che una giovane e brillante psicologa catanese, la condirettrice di โLunarionuovoโ, lโimportante rivista letteraria fondata da Mario Grasso, della quale รจ instancabile animatrice, dove cura una rubrica molto apprezzata intitolata โSugheri e boeโ.
Giulia Sottile si รจ giร cimentata con successo con la letteratura, pubblicando unโimportante raccolta poetica intitolata โPer non scavalcare il cieloโ (Prova dโAutore, 2016), che ha avuto notevole risonanza sul piano nazionale, nonchรฉ un libro di racconti intitolato โAlbero di meleโ (Prova dโAutore, 2014), che ha incontrato, anchโesso, grande interesse per lo stile nuovo e originale con cui si รจ confrontata su questa non semplice sentieri narrativo.
Lโattesa per il suo romanzo dโesordio, quindi, era notevole e supportata dallo spessore e dalla notorietร culturale dellโAutrice; ma, mi sembra di potere dire, obiettivamente, che le attese sono state confermate e ampiamente superate dalla splendida riuscita di Es-Glasnost, il libro di cui mi accingo a parlare, da poco uscito presso la Casa editrice Prova dโAutore.
Es-Glasnost, infatti, รจ un romanzo che, fin dal suo primo capitolo, intitolato โPrimaveraโ sorprende il lettore per il suo stile lineare e raffinato, nel quale si sovrappongono gli stati dโanimo multiformi della protagonista, Giorgia Strano, che vengono accompagnati da una descrizione quasi caleidoscopica di vicende umane, osservate con uno sguardo sapiente, di cui รจ espressione esemplare lo splendido finale dellโopera โ di cui ovviamente non parlerรฒ in questa occasione โ che racchiude il senso delle riflessioni della nostra giovane, ma giร matura, Autrice.
Le riflessioni di Giulia Sottile costituiscono il filo conduttore di sapore proustiano per comprendere il suo percorso narrativo, attraverso il quale, con una notevole abilitร letteraria, si descrive il percorso esistenziale di Giorgia Strano โ la giovane protagonista del romanzo, che รจ giornalista, traduttrice e consulente editoriale โ e si sviluppa una trama appassionante, che ci porta a conoscere una galleria di personaggi decritti con mano e con uno sguardo disincantato e ironico.
Come ha ben osservato Angelo Maugeri, nella sua presentazione a Es-Glasnost, il percorso narrativo della protagonista trae origine dalla sua lucida follia; si tratta perรฒ di una lucida follia solo apparente, quasi metaforica, che consente allโAutrice di affrontare ยซgli argomenti piรน vitali usando un linguaggio vivace, spesso irridente, con soluzioni espressionistiche pronte a demistificare luoghi comuni e pseudoveritร [โฆ]ยป (pagina 3).
Giorgia Strano, in effetti, ha una capacitร straordinaria di raccontare e universalizzare le sue esperienze esistenziali, incentrate sullโarco di tempo annuale nel quale si sviluppa il romanzo, nel quale la trama narrativa si intreccia inscindibilmente con le riflessioni filosofiche della protagonista, che consentono di filtrare gli episodi raccontati alla luce delle emozioni dellโio-narrante, attraverso unโanalisi interiore che, ovviamente, รจ il portato della formazione scientifica e culturale di Giulia Sottile. LโAutrice, in fondo, riflettendo sugli incontri attraverso i quali si dipana la trama narrativa di Es-Glasnost, compie un percorso di valorizzazione delle proprie esperienze personali, universalizzandole e facendone espressione di una riflessione mirabile sullโesistenza umana, che danno vita a una sorta di zibaldone postmoderno, delineato con uno stile letterario ironico e sempre appassionante.
Queste acute riflessioni esistenziali si snodano lungo le quattro stagioni dellโanno in cui รจ suddiviso Es-Glasnost โ Primavera, Estate, Autunno e Inverno โ il cui resoconto narrativo costituisce la trasfigurazione letteraria delle esperienze vissute dalla protagonista in una sorta di gioco della memoria tra passato, presente e futuro; tra un presente, connotato dalle esperienze professionali della protagonista e un passato, che si spinge fino agli anni della fanciullezza di Giorgia. Tale percorso memorialistico, come si รจ detto, si snoda attraverso una trama narrativa, di sapore proustiano, densa di riflessioni esistenziali, di sapore a volte aforistico a volte umoristico.
Il percorso narrativo di Es-Glasnost si snoda, logicamente e cronologicamente, attraverso le quattro stagioni di anno solare, lungo una direttrice fondamentale, che รจ, al contempo, umana e culturale, rappresentata dallโattivitร di Giorgia Strano, svolta quale redattrice della rivista settimanale Archetipo โ denominazione, come evidenziato dalla stessa Autrice, manifestamente junghiana โ alla quale la protagonista collabora e attorno alla quale ruotano il suo interesse per la lettura e la scrittura; questโultima intesa come forma di comunicazione interpersonale e come vivida metafora della stessa esistenza.
Ed รจ proprio grazie a questa direttrice, ambientale ed esistenziale, che รจ possibile valutare il senso degli incontri che la nostra protagonista compie con i personaggi principali del romanzo, la cui comprensione, umana e letteraria, passa attraverso lโocchio attento di Giorgia Strano, che fa di tali occasioni lo spunto delle sue riflessioni esistenziali che, come detto, costituiscono il fulcro di questa splendida opera narrativa.
In questa cornice, รจ possibile inquadrare i due principali interlocutori delle riflessioni esistenziali di Giorgia, quasi dei veri e propri deuteragonisti del racconto: Igor il direttore della rivista settimanale Archetipo presso cui lavora la nostra protagonista e che la accoglie come redattrice della stessa rivista; nonchรฉ Libero Giordani il titolare della Casa editrice Dร imon, la cui direzione verrร affidata alla stessa protagonista. Con questi due personaggi Giorgia Strano, nel corso del romanzo, si confronta ripetutamente, approfondendo questa direttrice ambientale ed esistenziale, al fondo della quale si legge, scopertamente, lโamore per i libri dellโio-narrante e dellโAutrice.
Il rapporto di Giorgia con Igor, con lo straordinario stile monologante di Giulia Sottile, รจ cosรฌ descritto: ยซMaledettoโฆ rido come unโidiota. Povero Igor, passa dal maledetto al povero, non che gli fischiassero le orecchie, mai, lโho accertato. Eppure quante imprecazioni ho mugugnato contro di lui. Forse solo la sopravvivenza a rapporti cosรฌ stressanti a volte puรฒ fondere due persone in un legame di amicizia vero [โฆ]ยป (pagina 18).
In unโaltra parte del romanzo Giorgia fornisce una chiave di lettura altrettanto importante per comprendere il suo rapporto con la personalitร affascinante di Igor, affermando: ยซIgor mi sorprese, mi sorprese il fatto che non provasse per me attrazione sessuale. Mi sorprese il fatto che mi volesse comunque bene. Forse era la grande differenza di etร , o forse no. Forse era il rapporto che fin dallโinizio avevamo instaurato, quella distanza inviolabile, sacra. Quello era il limite. Sotto, il vuotoยป (pagina 42).
Altrettanto decisiva, per comprendere il mirabile gioco di specchi memorialistici che compone Es-Glasnost รจ lโaffascinante figura di Libero Giordani, che cosรฌ viene descritto dalla nostra protagonista: ยซSlanciato, capelli corvini spettinati, folte sopracciglia sopra due occhi inquieti. Era cupo come il suo aspetto, vestito di nero dalla testa ai piedi. Il businessman anomalo incombeva su di me che mi sentivo piccola mentre si ricordava di farmi accomodare [โฆ] (pagine 68-69)ยป.
Per i due uomini-deuteragonisti, invero, la protagonista svela un interesse esistenziale, di cui si colgono echi biografici, che รจ anchโesso una sorta di direttrice del nostro romanzo, rappresentato dallโattrazione per la cultura e per gli uomini che la rappresentano, comprensibile dal passaggio della narrazione nella quale la nostra protagonista rivela con un mirabile stile allusivo: ยซIgor aveva crucci sommersi, forse cโentrava lโex-moglie? Forse aveva figli? Non era libero. Nemmeno Libero era libero. E risi per quel gioco semantico, per lโironia della sorteยป (pagina 141).
Particolarmente interessanti sono anche i personaggi di contorno del romanzo; personaggi di contorno ma mai secondari, che prefigurano una galleria memorabile.
Di questi personaggi, mi sembrano utili per comprendere il narrativo dellโAutrice i riferimenti alla madre e alla nonna Marcella, veri e propri punti di riferimento, non solo familiare, del mondo di Giorgia Strano e del suo percorso memorialistico; il padre della protagonista, che consente allโio-narrante alcune riflessioni esistenziali davvero acute sul rapporto tra padri e figli, quasi turghenieviane; Dario, lโex-fidanzato della nostra protagonista, che non si rassegna alla sua perdita e che la perseguita con azioni da vero e proprio molestatore assillante, dalle quali alla fine riuscirร a salvarla Igor; la signora Dalia una vecchia dipendente della Casa editrice Dร imon, personaggio marginale ma particolarmente riuscito, con il quale ci si confronta in diverse parti, molto divertenti del racconto; il vecchio della libreria antiquaria che le mette a disposizione il volume antico che Giorgia cercava e che la sorprende con il suo approccio distaccato sulla vita; la psicologa Adriana Desideri, maestra di arzigogoli, verbali e psicologici, altro personaggio marginale ma molto riuscito del nostro racconto; la piccola Gracy Sempreverde, unโautrice sconosciuta e dimenticata, che sarร lโoccasione di un diversivo quasi misterioso del romanzo di Giulia Sottile.
Come abbiamo detto, Giorgia Strano รจ immersa nella lettura e nella scrittura, le quali, oltre a costituire lโoggetto della sua professione, rappresentano il codice esistenziale dellโio-narrante e la chiave psicologica per dipanare la trama narrativa di Es-Glasnost, incentrata una riflessione filosofica e metafisica, stringente e mai didascalica.
Nel corso del romanzo, Giorgia Strano sperimenta nuovi percorsi esistenziali, che sono anzitutto percorsi letterari, resi affascinanti dalla riproduzione della vita reale, effettuata dagli Autori da lei tanto amati, che perรฒ rimangono, senza appesantire la trama, sullo sfondo della narrazione. Si รจ detto, del resto, che la lettura e la scrittura costituiscono per lโio-narrante un impulso a confrontarsi con i suoi problemi esistenziali e con il suo carico, giovanile, di turbamenti, paure, emozioni e speranze, rese vivide dallโumanitร profonda ma mai dolente della protagonista, che vivifica โ rendendoli reali โ i personaggi delle storie letterarie di cui si appassiona, proprio come le accade per il manoscritto della piccola Gracy Sempreverde.
A ben vedere, Es-Glasnost, attraverso il codice ermeneutico della lettura e della scrittura, persegue un obiettivo ambizioso e certamente riuscito, che รจ quello di una ricerca esistenziale fondata sullโanalisi introspettiva dellโanimo umano, condotta attraverso una visione laica dellโindividuo, visto con uno sguardo disincantato ma mai impietoso, anzi ironico, dove le emozioni raccontate costituiscono lโordito della trama narrativa e, al contempo, del punto di vista dellโio-narrante.
Esemplare, da questo punto di vista, mi pare un passaggio del romanzo, nel quale la protagonista afferma con grande potenza aforistica: ยซUna cosa perรฒ la capivo: quel bravโuomo di Dio non era un uomo. Eraโฆ qualcosa a cui qualcuno aveva voluto dare un nome, per forza di cose. Cโera un poโ di disaccordo sul nome da dargli, tanto che alla fine glieli hanno dati tutti. In sunto, questa era โ รจ โ la mia visione. Ma tra quel era e lโรจ, cโรจ stata anche per me la fase della generale ateizzazione della coscienza. Che si smentiscano sempre quei falsi miti dellโamoralitร o dellโanarchia, perchรฉ nulla di tutto questo appartiene agli atei (salvo per qualche fanatico che tale resterebbe anche se fosse cattolico). Ebbene, forse non sono mai stata cosรฌ romantica come in quel periodoยป (pagina 21).
Passaggio, questo, che si aggancia a un altro passaggio aforistico altrettanto potente, in cui Giorgia Strano afferma: ยซCโรจ forse qualcosa di altro che non sia in noi, che non sia nella natura stessa? Forse che in essa non ci sia tutto ma proprio tutto? E lโuomo non ne รจ che una parte. Il soprannaturale รจ semplicemente tutto ciรฒ che in natura non riusciamo a vedere e capire, senza spiegazione nรฉ dimostrazione. Il limite รจ umano, non del mondo. O meglio: il limite รจ della coscienza dellโuomo, non dellโuomo in sรฉยป (pagina 73).
Questo ordito narrativo di grande interesse filosofico ed esistenziale tiene collegate le quattro stagioni-parti di Es-Glasnost di Giulia Sottile, dando vita alla splendida prova narrativa di unโAutrice che getta il suo sguardo acuto sul mondo e sul significato piรน profondo dellโesistenza umana, guardato con un approccio mai severo e sempre indulgente.
Indulgenza che, in fondo, si coglie dallโambientazione quasi domestica delle atmosfere narrate, la cui serenitร โ che รจ soprattutto la profonditร dello sguardo della sua Autrice โ traspare dallโumanitร che guida lโapproccio della protagonista con i suoi interlocutori romanzeschi, occasionali o stabili, familiari o culturali.
Giulia Sottile si rivela abilissima nel circuire gli eventi avvolgendo abilmente il lettore con la sua ironia autoironica, allo scopo di immergerlo sia nel mondo concreto della realtร quotidiana sia nel mondo degli eventi trasfigurati dal suo sguardo sul mondo, espresso con una lingua lineare eppure di grande potenza espressiva, grazie alla quale lโAutrice riesce a rende comprensibile la forza argomentativa del suo pensiero umanistico e filosofico.
Consiglio a tutti i lettori di immergersi nella lettura di questo romanzo, dal quale rimarranno affascinati e appassionati, come difficilmente accade nella lettura di unโopera narrativa.
Alessandro Centonze