Sei qui: Home » Libri » I fili della memoria di “Es-Glasnost” e lo splendido esordio letterario di Giulia Sottile

I fili della memoria di “Es-Glasnost” e lo splendido esordio letterario di Giulia Sottile

Il critico Alessandro Centonze, consigliere della prima sezione penale presso la Corte di Cassazione, dedica alcune brevi riflessioni sul nuovo romanzo di Giulia Sottile

Giulia Sottile, nonostante la sua giovane etร , รจ un personaggio noto nellโ€™ambiente culturale siciliano.

Eโ€™, oltre che una giovane e brillante psicologa catanese, la condirettrice di โ€œLunarionuovoโ€, lโ€™importante rivista letteraria fondata da Mario Grasso, della quale รจ instancabile animatrice, dove cura una rubrica molto apprezzata intitolata โ€œSugheri e boeโ€.

Giulia Sottile si รจ giร  cimentata con successo con la letteratura, pubblicando unโ€™importante raccolta poetica intitolata โ€œPer non scavalcare il cieloโ€ (Prova dโ€™Autore, 2016), che ha avuto notevole risonanza sul piano nazionale, nonchรฉ un libro di racconti intitolato โ€œAlbero di meleโ€ (Prova dโ€™Autore, 2014), che ha incontrato, anchโ€™esso, grande interesse per lo stile nuovo e originale con cui si รจ confrontata su questa non semplice sentieri narrativo.

Lโ€™attesa per il suo romanzo dโ€™esordio, quindi, era notevole e supportata dallo spessore e dalla notorietร  culturale dellโ€™Autrice; ma, mi sembra di potere dire, obiettivamente, che le attese sono state confermate e ampiamente superate dalla splendida riuscita di Es-Glasnost, il libro di cui mi accingo a parlare, da poco uscito presso la Casa editrice Prova dโ€™Autore.

Es-Glasnost, infatti, รจ un romanzo che, fin dal suo primo capitolo, intitolato โ€œPrimaveraโ€ sorprende il lettore per il suo stile lineare e raffinato, nel quale si sovrappongono gli stati dโ€™animo multiformi della protagonista, Giorgia Strano, che vengono accompagnati da una descrizione quasi caleidoscopica di vicende umane, osservate con uno sguardo sapiente, di cui รจ espressione esemplare lo splendido finale dellโ€™opera โ€“ di cui ovviamente non parlerรฒ in questa occasione โ€“ che racchiude il senso delle riflessioni della nostra giovane, ma giร  matura, Autrice.

Le riflessioni di Giulia Sottile costituiscono il filo conduttore di sapore proustiano per comprendere il suo percorso narrativo, attraverso il quale, con una notevole abilitร  letteraria, si descrive il percorso esistenziale di Giorgia Strano โ€“ la giovane protagonista del romanzo, che รจ giornalista, traduttrice e consulente editoriale โ€“ e si sviluppa una trama appassionante, che ci porta a conoscere una galleria di personaggi decritti con mano e con uno sguardo disincantato e ironico.

Come ha ben osservato Angelo Maugeri, nella sua presentazione a Es-Glasnost, il percorso narrativo della protagonista trae origine dalla sua lucida follia; si tratta perรฒ di una lucida follia solo apparente, quasi metaforica, che consente allโ€™Autrice di affrontare ยซgli argomenti piรน vitali usando un linguaggio vivace, spesso irridente, con soluzioni espressionistiche pronte a demistificare luoghi comuni e pseudoveritร  [โ€ฆ]ยป (pagina 3).

Giorgia Strano, in effetti, ha una capacitร  straordinaria di raccontare e universalizzare le sue esperienze esistenziali, incentrate sullโ€™arco di tempo annuale nel quale si sviluppa il romanzo, nel quale la trama narrativa si intreccia inscindibilmente con le riflessioni filosofiche della protagonista, che consentono di filtrare gli episodi raccontati alla luce delle emozioni dellโ€™io-narrante, attraverso unโ€™analisi interiore che, ovviamente, รจ il portato della formazione scientifica e culturale di Giulia Sottile. Lโ€™Autrice, in fondo, riflettendo sugli incontri attraverso i quali si dipana la trama narrativa di Es-Glasnost, compie un percorso di valorizzazione delle proprie esperienze personali, universalizzandole e facendone espressione di una riflessione mirabile sullโ€™esistenza umana, che danno vita a una sorta di zibaldone postmoderno, delineato con uno stile letterario ironico e sempre appassionante.

Queste acute riflessioni esistenziali si snodano lungo le quattro stagioni dellโ€™anno in cui รจ suddiviso Es-Glasnost โ€“ Primavera, Estate, Autunno e Inverno โ€“ il cui resoconto narrativo costituisce la trasfigurazione letteraria delle esperienze vissute dalla protagonista in una sorta di gioco della memoria tra passato, presente e futuro; tra un presente, connotato dalle esperienze professionali della protagonista e un passato, che si spinge fino agli anni della fanciullezza di Giorgia. Tale percorso memorialistico, come si รจ detto, si snoda attraverso una trama narrativa, di sapore proustiano, densa di riflessioni esistenziali, di sapore a volte aforistico a volte umoristico.

Il percorso narrativo di Es-Glasnost si snoda, logicamente e cronologicamente, attraverso le quattro stagioni di anno solare, lungo una direttrice fondamentale, che รจ, al contempo, umana e culturale, rappresentata dallโ€™attivitร  di Giorgia Strano, svolta quale redattrice della rivista settimanale Archetipo โ€“ denominazione, come evidenziato dalla stessa Autrice, manifestamente junghiana โ€“ alla quale la protagonista collabora e attorno alla quale ruotano il suo interesse per la lettura e la scrittura; questโ€™ultima intesa come forma di comunicazione interpersonale e come vivida metafora della stessa esistenza.

Ed รจ proprio grazie a questa direttrice, ambientale ed esistenziale, che รจ possibile valutare il senso degli incontri che la nostra protagonista compie con i personaggi principali del romanzo, la cui comprensione, umana e letteraria, passa attraverso lโ€™occhio attento di Giorgia Strano, che fa di tali occasioni lo spunto delle sue riflessioni esistenziali che, come detto, costituiscono il fulcro di questa splendida opera narrativa.

In questa cornice, รจ possibile inquadrare i due principali interlocutori delle riflessioni esistenziali di Giorgia, quasi dei veri e propri deuteragonisti del racconto: Igor il direttore della rivista settimanale Archetipo presso cui lavora la nostra protagonista e che la accoglie come redattrice della stessa rivista; nonchรฉ Libero Giordani il titolare della Casa editrice Dร imon, la cui direzione verrร  affidata alla stessa protagonista. Con questi due personaggi Giorgia Strano, nel corso del romanzo, si confronta ripetutamente, approfondendo questa direttrice ambientale ed esistenziale, al fondo della quale si legge, scopertamente, lโ€™amore per i libri dellโ€™io-narrante e dellโ€™Autrice.

Il rapporto di Giorgia con Igor, con lo straordinario stile monologante di Giulia Sottile, รจ cosรฌ descritto: ยซMaledettoโ€ฆ rido come unโ€™idiota. Povero Igor, passa dal maledetto al povero, non che gli fischiassero le orecchie, mai, lโ€™ho accertato. Eppure quante imprecazioni ho mugugnato contro di lui. Forse solo la sopravvivenza a rapporti cosรฌ stressanti a volte puรฒ fondere due persone in un legame di amicizia vero [โ€ฆ]ยป (pagina 18).

In unโ€™altra parte del romanzo Giorgia fornisce una chiave di lettura altrettanto importante per comprendere il suo rapporto con la personalitร  affascinante di Igor, affermando: ยซIgor mi sorprese, mi sorprese il fatto che non provasse per me attrazione sessuale. Mi sorprese il fatto che mi volesse comunque bene. Forse era la grande differenza di etร , o forse no. Forse era il rapporto che fin dallโ€™inizio avevamo instaurato, quella distanza inviolabile, sacra. Quello era il limite. Sotto, il vuotoยป (pagina 42).

Altrettanto decisiva, per comprendere il mirabile gioco di specchi memorialistici che compone Es-Glasnost รจ lโ€™affascinante figura di Libero Giordani, che cosรฌ viene descritto dalla nostra protagonista: ยซSlanciato, capelli corvini spettinati, folte sopracciglia sopra due occhi inquieti. Era cupo come il suo aspetto, vestito di nero dalla testa ai piedi. Il businessman anomalo incombeva su di me che mi sentivo piccola mentre si ricordava di farmi accomodare [โ€ฆ] (pagine 68-69)ยป.

Per i due uomini-deuteragonisti, invero, la protagonista svela un interesse esistenziale, di cui si colgono echi biografici, che รจ anchโ€™esso una sorta di direttrice del nostro romanzo, rappresentato dallโ€™attrazione per la cultura e per gli uomini che la rappresentano, comprensibile dal passaggio della narrazione nella quale la nostra protagonista rivela con un mirabile stile allusivo: ยซIgor aveva crucci sommersi, forse cโ€™entrava lโ€™ex-moglie? Forse aveva figli? Non era libero. Nemmeno Libero era libero. E risi per quel gioco semantico, per lโ€™ironia della sorteยป (pagina 141).

Particolarmente interessanti sono anche i personaggi di contorno del romanzo; personaggi di contorno ma mai secondari, che prefigurano una galleria memorabile.

Di questi personaggi, mi sembrano utili per comprendere il narrativo dellโ€™Autrice i riferimenti alla madre e alla nonna Marcella, veri e propri punti di riferimento, non solo familiare, del mondo di Giorgia Strano e del suo percorso memorialistico; il padre della protagonista, che consente allโ€™io-narrante alcune riflessioni esistenziali davvero acute sul rapporto tra padri e figli, quasi turghenieviane; Dario, lโ€™ex-fidanzato della nostra protagonista, che non si rassegna alla sua perdita e che la perseguita con azioni da vero e proprio molestatore assillante, dalle quali alla fine riuscirร  a salvarla Igor; la signora Dalia una vecchia dipendente della Casa editrice Dร imon, personaggio marginale ma particolarmente riuscito, con il quale ci si confronta in diverse parti, molto divertenti del racconto; il vecchio della libreria antiquaria che le mette a disposizione il volume antico che Giorgia cercava e che la sorprende con il suo approccio distaccato sulla vita; la psicologa Adriana Desideri, maestra di arzigogoli, verbali e psicologici, altro personaggio marginale ma molto riuscito del nostro racconto; la piccola Gracy Sempreverde, unโ€™autrice sconosciuta e dimenticata, che sarร  lโ€™occasione di un diversivo quasi misterioso del romanzo di Giulia Sottile.

Come abbiamo detto, Giorgia Strano รจ immersa nella lettura e nella scrittura, le quali, oltre a costituire lโ€™oggetto della sua professione, rappresentano il codice esistenziale dellโ€™io-narrante e la chiave psicologica per dipanare la trama narrativa di Es-Glasnost, incentrata una riflessione filosofica e metafisica, stringente e mai didascalica.

Nel corso del romanzo, Giorgia Strano sperimenta nuovi percorsi esistenziali, che sono anzitutto percorsi letterari, resi affascinanti dalla riproduzione della vita reale, effettuata dagli Autori da lei tanto amati, che perรฒ rimangono, senza appesantire la trama, sullo sfondo della narrazione. Si รจ detto, del resto, che la lettura e la scrittura costituiscono per lโ€™io-narrante un impulso a confrontarsi con i suoi problemi esistenziali e con il suo carico, giovanile, di turbamenti, paure, emozioni e speranze, rese vivide dallโ€™umanitร  profonda ma mai dolente della protagonista, che vivifica โ€“ rendendoli reali โ€“ i personaggi delle storie letterarie di cui si appassiona, proprio come le accade per il manoscritto della piccola Gracy Sempreverde.

A ben vedere, Es-Glasnost, attraverso il codice ermeneutico della lettura e della scrittura, persegue un obiettivo ambizioso e certamente riuscito, che รจ quello di una ricerca esistenziale fondata sullโ€™analisi introspettiva dellโ€™animo umano, condotta attraverso una visione laica dellโ€™individuo, visto con uno sguardo disincantato ma mai impietoso, anzi ironico, dove le emozioni raccontate costituiscono lโ€™ordito della trama narrativa e, al contempo, del punto di vista dellโ€™io-narrante.

Esemplare, da questo punto di vista, mi pare un passaggio del romanzo, nel quale la protagonista afferma con grande potenza aforistica: ยซUna cosa perรฒ la capivo: quel bravโ€™uomo di Dio non era un uomo. Eraโ€ฆ qualcosa a cui qualcuno aveva voluto dare un nome, per forza di cose. Cโ€™era un poโ€™ di disaccordo sul nome da dargli, tanto che alla fine glieli hanno dati tutti. In sunto, questa era โ€“ รจ โ€“ la mia visione. Ma tra quel era e lโ€™รจ, cโ€™รจ stata anche per me la fase della generale ateizzazione della coscienza. Che si smentiscano sempre quei falsi miti dellโ€™amoralitร  o dellโ€™anarchia, perchรฉ nulla di tutto questo appartiene agli atei (salvo per qualche fanatico che tale resterebbe anche se fosse cattolico). Ebbene, forse non sono mai stata cosรฌ romantica come in quel periodoยป (pagina 21).

Passaggio, questo, che si aggancia a un altro passaggio aforistico altrettanto potente, in cui Giorgia Strano afferma: ยซCโ€™รจ forse qualcosa di altro che non sia in noi, che non sia nella natura stessa? Forse che in essa non ci sia tutto ma proprio tutto? E lโ€™uomo non ne รจ che una parte. Il soprannaturale รจ semplicemente tutto ciรฒ che in natura non riusciamo a vedere e capire, senza spiegazione nรฉ dimostrazione. Il limite รจ umano, non del mondo. O meglio: il limite รจ della coscienza dellโ€™uomo, non dellโ€™uomo in sรฉยป (pagina 73).

Questo ordito narrativo di grande interesse filosofico ed esistenziale tiene collegate le quattro stagioni-parti di Es-Glasnost di Giulia Sottile, dando vita alla splendida prova narrativa di unโ€™Autrice che getta il suo sguardo acuto sul mondo e sul significato piรน profondo dellโ€™esistenza umana, guardato con un approccio mai severo e sempre indulgente.

Indulgenza che, in fondo, si coglie dallโ€™ambientazione quasi domestica delle atmosfere narrate, la cui serenitร  โ€“ che รจ soprattutto la profonditร  dello sguardo della sua Autrice โ€“ traspare dallโ€™umanitร  che guida lโ€™approccio della protagonista con i suoi interlocutori romanzeschi, occasionali o stabili, familiari o culturali.

Giulia Sottile si rivela abilissima nel circuire gli eventi avvolgendo abilmente il lettore con la sua ironia autoironica, allo scopo di immergerlo sia nel mondo concreto della realtร  quotidiana sia nel mondo degli eventi trasfigurati dal suo sguardo sul mondo, espresso con una lingua lineare eppure di grande potenza espressiva, grazie alla quale lโ€™Autrice riesce a rende comprensibile la forza argomentativa del suo pensiero umanistico e filosofico.

Consiglio a tutti i lettori di immergersi nella lettura di questo romanzo, dal quale rimarranno affascinati e appassionati, come difficilmente accade nella lettura di unโ€™opera narrativa.


Alessandro Centonze

ยฉ Riproduzione Riservata