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I dilemmi irrisolvibili che tormentano tutti i lettori

Ecco le domande, i dubbi e le difficoltà che tutti gli appassionati di libri devono quotidianamente affrontare

MILANO – La scienza è d’accordo: leggere fa bene, migliora le nostre capacità cognitive, aiuta a superare la depressione e ci rende più empatici. Grazie agli intellettuali inoltre, l’idea che il libro sia l’incontro di culture diverse è ormai consolidata. Ma chi vive queste affermazioni come un mantra non è esente da alcune difficoltà. Anzi, molti booklover, proprio a causa dell’ardore con cui leggono, si ritrovano a dover fare i conti con numerose spine nel fianco. L’Huffington Post le ha elencate una per una. Qualcuno forse riconoscerà una certa familiarità….

LE DIFFICOLTÀ DEI BOOKLOVER – Ecco quindi quali sono queste “spine nel fianco” dell’appassionato lettore:

1)    Trovare una posizione confortevole per leggere è un dilemma che non avrà mai fine. Letto o sedia? Dentro o fuori?

2)    Sull’aereo i booklover esitano ad accendere la luce posta sopra di loro perché tutti i passeggeri stanno riposando.
3)    I fogli strappati possono sembrare un piccolo problema, ma ai lettori appassionati provocano un dolore straziante.
4)    Camminare e leggere contemporaneamente richiede una coordinazione mani-occhi di cui solo gli atleti più allenati sono dotati.
5)    Ecco alcune domande ricorrenti dei lettori appassionati: Cosa pensi di fare con la copertina che hai tolto dal libro che stai leggendo? Sei disposto a correre il rischio di danneggiarla? Sei uno di quelli che l’abbandonano in qualche angolo strano per poi non ritrovarla?
6)    Tra mille titoli allettanti, decidere cosa leggere è sempre fonte di grandissima indecisione.
7)    Il carattere e la lunghezza di una pagina possono influire seriamente sull’esperienza di lettura.
8)    Un libro può anche  contenere molte sciocchezze, ma i lettori appassionati si affliggono al solo pensiero di catalogarli come i “libri che non ho mai finito di leggere”.
9)    I lettori si lamentano spesso del tempo perso: tutte quelle ore a seguire le celebrità su Twitter invece di finire di leggere “Moby Dick”!
10)     Alcune persone fanno il conto alla rovescia dei minuti che le separano dal pranzo, i booklover, invece, contano i minuti che li separano dal prossimo libro di Jeffery Eugenides o Donna Tartt.
11)     Per loro finire un libro amato è come dire “arrivederci” ad un caro amico. Anche se potranno rivedersi, non sarà mai come prima.
12)     La cosa più stressante quando si trasloca è trovare un modo per trasportare le scatole piene di libri.
13)     Alcuni lettori cambiano spesso criterio per ordinare la libreria. Dispongono i libri per colori, oppure con sistemi più pratici, tipo per ordine alfabetico o per anno di pubblicazione.
14)     L’umore dei booklover dipende dal libro che stanno leggendo. I loro amici hanno imparato ad evitarli quando leggono Dostoevskij.
15)     I lettori appassionati se trovano libri incustoditi vogliono adottarli come se fossero cuccioli.

16)     Non è facile passeggiare per una libreria, si finisce sempre per riempirsi la borsa più di quanto si possa fare per trasportarla.
17)     Se qualcuno dice “Io non leggo”, per i booklover è una relazione già finita.
18)     I booklover posseggono due o tre copie del libro preferito, questo perché le copertine nuove sono irresistibili!
19)     Alcuni doveri, come fare il bucato, vengono del tutto dimenticati se si è nel mezzo di un libro interessante! Quindi, i lettori appassionati il sabato indossano la stessa camicia di sempre.

IL VIZIO DI LEGGERE – Vivere intensamente le esperienze di lettura determina quindi una serie di problemi, fisime acute che solo i booklover possono comprendere. Gli atteggiamenti in caso di astinenza sono caratterizzati dallo stesso spasmo che colpisce i fumatori in assenza di nicotina. Leggere crea dipendenza, ve lo dimostrano i lettori forti e le loro difficoltà. Questa volta, però, non serve ridurre la dose, anzi.
Il mondo intorno dovrebbe attrezzarsi. Così come negli aeroporti esistono quelle strane gabbie trasparenti in cui i fumatori si infilano dopo lunghe ore di volo per godersi la desiderata sigaretta, dovrebbero esistere per i lettori accaniti degli spazi in cui correre in caso d’urgenza.
Bizzarri paragoni a parte, voi in che stato siete? Forse con un consiglio per uno qualcosa potrebbe essere risolto!

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