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Harry Potter, i termini più amati e più usati nella quotidianità

In occasione dell'anniversario della pubblicazione di Harry Potter e la pietra filosofale, celebriamo i termini più noti della saga del maghetto utilizzati anche nella quotidianità

MILANO – E’ piuttosto divertente pensare al numero sorprendente di parole che utilizziamo ogni giorno e che abbiamo fatto nostre proprio attraverso i libri di storie per bambini. Non è neanche troppo inconsueto utilizzare il termine “Hobbit” anche se non si sta parlando de “Il Signore degli Anelli” e neanche il termine “Babbano” anche se non si stanno commentando i libri di “Harry Potter” – di cui oggi intercorre il 20° anniversario. Ancora più divertente è quando anche gente che non ha mai letto quel dato libro ne conosce per forza di cose le frasi celebri. Huffngtonpost a questo proposito ha proposto un’analisi delle parole più famose di Harry Potter.

I TERMINI PIU’ FAMOSI – Sono passati vent’anni dalla pubblicazione del primo libro di Harry Potter e sembra quasi che nessuno si sia perso i libri o i film. Le persone che non riescono a capire qualcosa diventano inevitabilmente “Babbani” e un ritardo di un treno ci fa desiderare ardentemente di “smaterializzarci” da qualche parte. La Rowling ha reso facile ai lettori integrare incantesimi, termini magici e nomi nella loro vita quotidiana. Ha ricercato e costruito con cura nuove parole dalle radici linguistiche importanti, traendo ispirazione molto spesso proprio dal latino.

ORMAI NEL DIZIONARIO – Altri termini come, ad esempio, i nomi delle case “Serpeverde” (Slytherin) o “Tassorosso” (Hufflepuff) suggeriscono anche il significato attraverso la loro musicalità, per un fenomeno che si chiama “Simbolismo sonoro”. Le consonanti sibilanti di Serpeverde, oltre all’ovvio legame col serpente, suggerisce la scaltrezza e l’astuzia; la comicità derivante da Tassorosso rievoca qualcosa di innocuo. Non c’è da stupirsi, dunque, che Serpeverde sia la casa degli ambiziosi mentre Tassorosso di soggetti dall’animo gentile.
I termini “Tu-sai-chi” e “Colui-che-non-deve-essere-nominato” sono ormai diventati sinonimi da utilizzare anche per particolari personalità politiche; ultimo dei quali proprio Donald Trump, tant’è che nel corso delle ultime elezioni il nome “Hermione” era associato, invece, a Hillary Clinton.

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