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Giovannino Guareschi, le frasi più celebri del papà di Don Camillo

Lo scrittore Giovannino Guareschi è ricordato soprattutto per la trasposizione cinematografica del suo "Don Camillo". Lo ricordiamo attraverso le sue frasi

MILANO – Il 22 Luglio 1968 moriva Giovannino Guareschi. Scrittore, giornalista, caricaturista e umorista, è stato uno degli autori italiani più apprezzati (il più tradotto in assoluto) nel mondo con oltre 20 milioni di copie vendute. La sua creazione più nota, anche per le trasposizioni cinematografiche, è ‘Don Camillo’, il parroco che parla col Cristo dell’altare maggiore e che ha come antagonista Peppone, l’agguerrito sindaco comunista del paese immaginario di Ponteratto. Per ricordare questo importante autore italiano, vi proponiamo alcuni dei suoi aforismi più noti.

 

‘Chi non trova un biografo deve inventare la sua vita da solo.’

 

‘Per rimanere liberi bisogna, a un bel momento, prendere senza esitare la via della prigione.’

 

‘Chi lotta duramente per racimolare l’indispensabile, ha bisogno di evadere dalla sua miseria conquistando qualcosa di superfluo.’

 

‘Ho dovuto fare di tutto per sopravvivere, tuttavia, tutto è accaduto perché mi sono dedicato ad un preciso programma che si può sintetizzare con uno slogan: ‘Non muoio neanche se mi ammazzano’.’

 

‘Non mi sono mai pentito di aver fatto domani quello che avrei potuto fare ieri o un mese prima.’

 

‘Spesso mi rattristo rileggendo le cose che ho fatto: ma in fondo non me ne cruccio mai soverchiamente perché posso dire, in piena coscienza, che mi sono sempre arrabattato per non farle. Sempre mi sono sforzato di rimandarle al domani.’

 

‘Nel segreto della cabina elettorale Dio ti vede, Stalin no.’

 

‘I dottori per guarirvi hanno bisogno di poco: pur che vi possano proibire qualcosa tutto va a posto. L’astuzia sta nel farsi proibire soltanto le cose cui si tiene di meno.’

 

‘Io sono grato alla Provvidenza dei miei malanni: la sofferenza è un acido che avvelena i muscoli e le ossa, ma ripulisce l’anima e si vede tutto con altri occhi.’

 

‘Le più grandi sciagure dell’umanità sono state originate da chi ha voluto semplificare la vita pianificando il mondo.’

 

‘La verità spesso è così semplice ed elementare che appare incredibile.’

 

‘Comunque, è sempre infinitamente più difficile essere semplici che essere complicati.’

 

‘La poesia bisogna sentirla, non capirla.’

 

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