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Giovanni Pascoli, le frasi e gli aforismi più celebri

Il mondo delle lettere ricorda oggi la nascita di Giovanni Pascoli, considerato insieme a Gabriele D'Annunzio il maggior poeta decadente italiano

MILANO – Il mondo delle lettere ricorda oggi l’anniversario della nascita di Giovanni Pascoli, considerato insieme a Gabriele D’Annunzio il maggior poeta decadente italiano. In questa data vogliamo ricordarlo con i suoi aforismi più celebri.

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“Il poco è molto a chi non ha che il poco.”

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“Il sogno è l’infinita ombra del Vero.”

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“Il dolore è ancor più dolore se tace.”

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“Il poeta è poeta, non oratore o predicatore, non filosofo, non istorico, non maestro, non tribuno o demagogo, non uomo di stato o di corte. E nemmeno è, sia con pace del maestro, un artiere che foggi spada e scudi e vomeri; e nemmeno, con pace di tanti altri, un artista che nielli e ceselli l’oro che altri gli porga. A costituire il poeta vale infinitamente più il suo sentimento e la sua visione, che il modo col quale agli altri trasmette l’uno e l’altra.”

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“Il ricordo è poesia, e la poesia non è se non ricordo.”

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“Questo mare è pieno di voci e questo cielo è pieno di visioni.”

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“Il nuovo non s’inventa: si scopre.”

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“E s’aprono i fiori notturni, nell’ora che penso ai miei cari. Sono apparse in mezzo ai viburni le farfalle crepuscolari.”

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“San Lorenzo, io lo so perché tanto di stelle per l’aria tranquilla arde e cade, perché si gran pianto nel concavo cielo sfavilla.”

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