Sei qui: Home » Libri » Giornata Mondiale del Gatto, ecco i mici più celebri della letteratura

Giornata Mondiale del Gatto, ecco i mici più celebri della letteratura

Oggi è la giornata Mondiale del Gatto, istituita nel 1990. Impenetrabili, enigmatici, misteriosi. Altrettanto eleganti, flessuosi e schivi. I gatti sono gli animali più amati, protagonisti di tanti libri, favole

MILANO – Oggi è la giornata Mondiale del Gatto, istituita nel 1990 dopo che  la giornalista gattofila Claudia Angeletti propose un referendum tra i lettori della rivista ‘Tuttogatto‘ per stabilire il giorno da dedicare a questi affascinanti animali spesso bistrattati. La proposta vincitrice fu quella della signora Oriella Del Col. Impenetrabili, enigmatici, misteriosi. Altrettanto eleganti, flessuosi e schivi. I gatti sono gli animali più amati, protagonisti di tanti libri, favole, storie, a loro sono dedicati moltissimi libri e poesie di famosi autori di ogni epoca. Di seguito, vi proponiamo i libri e le opere letterarie che vedono i mici protagonisti.

 

Edgar Allan Poe, ‘Il Gatto nero‘ 

‘Il gatto nero’ fa parte dei numerosissimi racconti di Edgar Allan Poe raggruppati inizialmente sotto il nome di ‘Racconti del grottesco e dell’arabesco’.Il gatto Pluto ‘… era un animale di notevoli proporzioni e bellezza, tutto nero e dotato di intelligenza sbalorditiva.’

In italiano il nome Pluto era tradotto come Plutone (nome della divinità romana degli inferi). Il gatto è preso nel racconto come simbolo di superstizione, modello di sfortuna, malvagità, terrore e morte.

Mikhail Bulgakov, Il Maestro e Margherita‘ 

Gatto Behemot è il più importante gatto letterario del 20mo secolo. Il diretto erede delgli aiutanti delle streghe medievali e del gatto Murr di Hoffmann. Porta con se l’inizio vivente, ricorda dell’imprevedibilità della vita, la quale irrompe il mondo schiavo degli sfortunati costruttori del futuro roseo.

Fratelli Grimm, ‘Il gatto con gli stivali‘ 

Una fiaba popolare europea. Narra la storia di un corraggioso e buffo gatto che indossa dei lunghi stivali. Pero, condannato per aver salvato un topo, fugge dal Clan dei Gatti e da qui cominciano le sue avventure.

R. Kipling, ‘Il gatto che se ne andava da solo

‘Se ne andava per conto suo, e tutti i luoghi erano uguali per lui.’ Kipling definisce il gatto ‘il più selvatico di tutti gli animali selvatici’. Pur discendendo da un antenato sfuggente e del tutto selvatico, spaventato a morte dagli esseri umani, il gatto domestico, quello che vive con noi, ha imparato a creare uno dei più profondi e misteriosi legami tra l’uomo e un animale che si sia mai visto.

Hoffmann Ernst T., ‘Considerazioni filosofiche del Gatto Murr

Un gatto letterato, divertente e presuntuosissimo, racconta la storia della sua vita un po’ selvatica, infarcendo di abborracciate citazioni e di descrizioni esilaranti le vicende della sua iniziazione alla cultura moderna.

Lewis Carroll, Le avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie

Il gatto del Cheshire, o Stregatto, è un personaggio inventato da ed apparso per la prima volta nel 1865 nella celbre opera di Carroll. Il gatto del Cheshire trae verosimilmente ispirazione da antichi racconti popolari nei quali si narra di felini invisibili nelle campagne inglesi. Il gatto si presenta come un sorriso della stessa natura, che ride degli inutili sforzi degli uomini di comprendere i misteri della natura.
© Riproduzione Riservata