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Eugenio Montale e Maria Luisa Spaziani, l’amore dell’Orso e la Volpe

L'Orso e la Volpe sono Eugenio Montale e Maria Luisa Spaziani; la loro storia d'amore è la storia della loro lunga amicizia mai finita

MILANO – Quando si parla di storie d’amore tra due letterati o due artisti, raramente si affrontano queste storie in maniera rilassata e quasi mai costoro si limitavano a discutere le loro opere tra loro. Qualche volta le loro relazioni e sodalizi letterari finivano indiscutibilmente molto bene, in altri, invece, finivano piuttosto male. In alcuni casi, si è trattato di amori non corrisposti (come tra Cesare Pavese e Fernanda Pivano), in altri l’amore ha portato a una nuova ridefinizione della propria poetica (come nel caso di Calvino e De Giorgi), altri ancora erano amori violentissimi e devastanti (come quello tra Sibilla Aleramo e Dino Campana).

La Volpe e l’Orso

Sembrerebbe un po’ una fiaba di Edipo ma, in realtà, si tratta di due soprannomi che si davano due importanti letterati di cui parleremo in questo articolo: Maria Luisa Spaziani ed Eugenio Montale. “Non sono mai stata bella: era sedotto dalla mia vitalità. Lui non era mai stato giovane”, ha dichiarato lei, in una recente intervista fatta in occasione della pubblicazione di un suo libro, a 30 anni dalla morte del celebre poeta. Un libro di sentimenti ma anche di risentimenti, legati a questo rapporto particolare, scandito da viaggi, distanze e conversazioni letterarie.

In un’altra vita

Maria Luisa aveva 25 anni quando conobbe uno dei più celebri poeti del Novecento ad un convegno a Torino. Riuscì ad invitarlo per un pranzo per presentargli la sua famigliola borghese molto accogliente e ben disposta nei riguardi delle sue passioni letterarie. “Menomale che Proust è già morto” fu il commento della madre nell’avere Montale a pranzo. “mi dispiace non essermi reso ancora defunto” fu la risposta di Eugenio. Dopo quel pranzo iniziò il corteggiamento da parte di lui e una reciproca “passione letteraria” sancita da interessi e autori in comune. Nonostante ciò, tuttavia, entrambi erano legati ad altre persone; lui a Drusilla Tanzi, lei a Elemire Zolla e nessuno dei due riuscì a separarsene per coronare un riproposto matrimonio. Fu Montale stesso a sostenere che probabilmente, in un’altra vita, si sarebbe tenuto pronto ad organizzarsi meglio affinché quest’amore potesse concretizzarsi.

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