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Dario Fo, “Il dovere di uno scrittore è quello di informare e di distruggere la menzogna”

Davanti a un folto numero di giornalisti Dario Fo a presentato il suo nuovo libro, "Razza di Zingaro"

MILANO – Dario Fo, premio Nobel per la letteratura nel 1997, torna nelle librerie italiane. Lo fa con un libro che recupera una vicenda dimenticata da molti e, se estremizzata, tremendamente attuale. “Razza di Zingaro“, edito da Chiarelettere, recupera la vicenda di Johann Trollmann, pugile sinti nella Germania nazista. E’ il più bravo di tutti, ma c’è un particolare: è uno zingaro. Le sue origini segneranno la sua vita portandolo poi alla morte. Una storia che ha colpito Fo che raccontato la sua vita grazie alla ricerca e ricostruzione storica meticolosa e ineccepibile di Paolo Cagna Ninchi.

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UNA VITA STRAORDINARIA – “Definirei Trollmann non tanto un pugile, ma più un’artista”. Questa le parole di Dario Fo per introdurre il ritratto del protagonista della storia vera, ma dimenticata che il Premio Nobel ha deciso di raccontare. Lo scrittore lombardo è rimasto tremendamente colpito dalla persona prima ancora del pugile, tanto da essersi stupito di non aver visto ancora la sua storia sul grande schermo: “Mi ha meravigliato il fatto che di questa storia non sia stato fatto un grande film, solo alcuni documentari – e ha aggiunge – La sua storia riporta in vita valori dimenticati dello sport.” Ai giornalisti che gli chiedevano cosa l’avesse colpito di più di Trollmann ha risposto: “Trollmann ci ha dimostrato che la Boxe può essere una dimostrazione di cultura, non è solo un gioco”.

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L’IMPORTANZA DI RACCONTARE STORIE VERE – “La tendenza all’interno della letteratura di raccontare storie vere è sicuramente positiva”. Dario Fo lo considera il dovere di qualsiasi persona che si mette a raccontare una storia, il dovere di raccontare una storia vera perché “il dovere di uno scrittore è quello di informare e di distruggere la menzogna”. Per questo motivo il Nobel ha affermato di aver voluto illustrare il libro con fotografie facendo attenzione che raccontassero al meglio la vita del pugile.

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UNO SGUARDO SULL’ ATTUALITA’ – Dal dovere dello scrittore Dario Fo passa a quello del giornalista e di coloro che sono protagonisti del mondo dei media con una forte condanna: “Lo spettacolo dei media nei confronti della realtà distorce la verità, come nei fatti di Colonia in cui i telegiornali hanno montato immagini false per raccontare la versione dei fatti che gli faceva comodo”. La condanna di Fo si allarga poi a tutta l’Europa: “Noi siamo un Paese di disinformati, ma tutta l’Europa è disinformata o informata male”.

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LO SPORT E’ CULTURA – Dalla disinformazione alla stretta attualità, Dario Fo parla di politica, cultura, “Bisogna riflettere sul fatto che a Milano siano scomparsi 10 teatri”, e di sport: “Oggi abbiamo parlato di cultura attraverso lo sport, è tanto che aspettavo un simile momento”. L’invito dello scrittore è, infine, quello di studiare il perché uno sport nobile come la Boxe “che riguarda solo in minima parte la sconfitta dell’avversario”, è ormai poco considerato e non riesce più a entrare nei cuori delle persone.

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