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Dalle librerie ai social, sbarca su Facebook la catena del ”Libro sospeso online”

Era Aprile quando la tendenza di regalare i libri con la catena del “Libro sospeso”, lanciata dalla Libreria Ex Libris Cafè di Polla (Salerno) e dalla libreria “Il mio libro” di Milano, ha iniziato a spopolare

MILANO – Era Aprile quando la tendenza di regalare i libri con la catena del “Libro sospeso”, lanciata dalla Libreria Ex Libris Cafè di Polla (Salerno) e dalla libreria “Il mio libro” di Milano, ha iniziato a spopolare. Negli ultimi giorni Michele Gentile, titolare della Ex Libris Cafè, ha rilanciato l’iniziativa online, creando una pagina Facebook appositamente dedicata dove si possono lasciare libri sospesi, pagando online. Michele Gentile, che si autodefinisce un “libroivendolo italiano”, ci spiega in queste righe il senso della sua iniziativa.

 

‘L’idea del “Libro sospeso online” nasce dalla necessità di trovare nuovi clienti e nuove soluzioni alla crisi del libro e poi, cercare un bacino d’utenza più ampio, visto che la mia libreria opera in un paesino di 5000 anime e per metterci altro, nel Sud di un Sud che penalizza la Lettura in maniera vergognosa. Per ultimo, non per importanza, ricostruire dei rapporti tra le persone, attraverso la condivisione e il Dono, trasmettendo emozioni, paure e consigli ai ragazzi.

 

Il Libro sospeso online, lanciato su Facebook il 3 luglio, ha da subito attirato l’attenzione di coloro che amano le cose fatte con amore. i libri donati on line sono al momento 4 – 5 e spero aumentino anche con il vostro aiuto, per la gioia di ragazzi, librai, editori ed autori.

Per quanto riguarda il Libro sospeso, concedetemi una premessa, Nato per sensibilizzare i genitori nel donare libri ai propri figli, si capisce subito che il dramma è enorme e, quel che più preoccupa, silenzioso. Fino a quando l’orchestra di Facebook ne suona le lodi. Allora si diffonde, esaltandone solo il senso commerciale. La mia libreria, visto la posizione, dall’inizio ha avuto un 200 sospesi, niente male per il contesto ma, ancora poco, serve altro, per risolvere il problema della sopravvivenza delle librerie.

 

Continuo a proporre, con sforzi inumani, incontri ed eventi alternativi in libreria, con autori locali e quando possibile, qualche autore famoso di buon cuore, come Pino Aprile, il quale ringrazio pubblicamente per la sua bontà, oltre a Salvatore Medici e Paola D’Angelo pilastri di progetti e di idee. Ho proposto ai Sindaci di dare, attraverso la libreria, informazioni sul loro lavoro discutendone con i cittadini e ricevere, consigli e proposte sulle scelte in un Comune. Creando in libreria un punto d’incontro tra la gente e gli amministratori, ridando fiducia a rapporti con la politica, ormai fini e ridando vita ed entusiasmo alle librerie di paese o città.

 

Vorrei, per concludere sul libro sospeso, ringraziare vivamente Massimo Bray, l’unico ad avere unito la sua sensibilità al nostro sforzo. Basterebbe che un gesto semplice e meraviglioso, come il dono di un libro, venisse copiato da tante persone che dalla vita hanno ricevuto tanto, per scatenare un processo di emulazione che potrebbe portare ossigeno  all’editoria e ricostruire un clima di fiducia tra gli italiani.

Spero, dunque, che attraverso questa semplice e profonda iniziativa, altre librerie abbracceranno l’idea, creando una rete ed una forza che ricomponga nel nostro Paese, quei rapporti che l’egoismo ha lacerato.

Chiudo con un desiderio ambizioso che da tempo mi tormenta. Vorrei portare in giro per l’intero Paese, nelle scuole, nelle librerie, nelle biblioteche ed in tutti i centri di aggregazione culturale, l’idea profonda e le ragioni amare del Libro sospeso. Io, dal profondo del mio cuore, sono pronto a fare la mia parte. Se esiste lo stesso entusiasmo, in coloro che hanno i mezzi per realizzare questa avventura, sarebbe meraviglioso conoscersi’.

 

Michele Gentile

 

 

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