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Cristina Chiperi, “Grazie ai libri è possibile vivere tantissime emozioni”

Il fenomeno editoriale a soli 17 anni grazie a “My dilemma is you”, una trilogia scritta per buona parte sul telefonino, ci spiega in che modo si può avvicinare alla lettura i giovani

MILANO – “Lasciare ai ragazzi inizialmente la libertà di scegliere il genere di lettura che più amano, che più ritengono piacevole, per fargli capire che anche con la lettura è possibile vivere tantissime emozioni”. Parola della giovane scrittrice Cristina Chiperi, tra i testimonial di #ioleggoperché, l’iniziativa nazionale di promozione della lettura organizzata dall’Associazione Italiana Editori, fondata sulla passione dei lettori di ogni età ed estrazione. Diventata un fenomeno editoriale a soli 17 anni grazie a “My dilemma is you”, una trilogia scritta per buona parte sul telefonino, ci spiega in che modo è posssibile contagiare i suoi coetanei con il “virus” della lettura.

 

Cosa significa per te essere un “testimonial” della campagna #ioleggoperché?

E’ sicuramente un grandissimo onore. Il progetto ‘#ioleggoperché’ ha un obiettivo che, per quanto mi riguarda, è molto importante da raggiungere.

 

L’obiettivo di #ioleggoperché è di popolare di migliaia di testi le biblioteche degli istituti scolastici che avranno aderito al progetto e ne avranno fatto richiesta. Quanti libri c’erano nelle biblioteche delle scuole che hai frequentato?

Nelle mie scuole precedenti, purtroppo, mancava proprio questo : uno spazio dedicato ai libri. Ricordo che alle medie, la mia professoressa di italiano ci teneva molto al fatto che i suoi alunni leggessero, perciò, oltre and andare in libreria a comprare alcuni testi che ci suggeriva, avevamo anche creato una mini biblioteca in classe. Ciascuno di noi, ogni mese, portava un libro che aveva amato particolarmente, e lo scambiava con i suoi compagni.

 

Spesso ci si chiede quale possa essere il modo migliore per invogliare i giovani alla lettura. Tu che sei giovanissima, quale pensi che sia il modo efficace per invogliare i ragazzi a leggere di più e a far concepire la lettura come un piacere e non un obbligo?

La passione per la lettura nasce quando si è piccoli, grazie ai genitori. Si parte da libri semplici, e crescendo si passa a generi via via più belli e complessi. La maggior parte dei ragazzi della mia età, non avendo avuto questo piccolo inizio da piccoli, reputano la lettura come una passione per la quale non vale la pena di perdere tempo, ed è sbagliato. Il modo migliore, sarebbe quello di lasciare che inizialmente siano solo a scegliere il genere di lettura che più amano, che più ritengono piacevole, per fargli capire che anche con la lettura è possibile vivere tantissime emozioni.

 

Il tuo primo romanzo scritto sul cellulare e pubblicato su Wattpad, ha scalato le classifiche di vendita italiane. Cosa ti senti di consigliare a tutti coloro che hanno un libro nel cassetto, credono nel loro progetto e che sognano di essere pubblicati, e  soprattutto letti?   

Ciò che consiglio sempre è di non arrendersi mai. Molte mie lettrici mi scrivono spesso dicendo che a causa di alcune critiche, non riescono più andare avanti con i loro piccoli progetti. Dare ascolto alle critiche aiuta, finché sono costruttive. L’importante è saper andare oltre, saperne trarre insegnamento e andare avanti a scrivere per raggiungere i propri sogni.

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