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Cristian Mannu, la notte prima degli esami del vincitore “Premio Italo Calvino”

Cristian Mannu, vincitore del Premio Italo Calvino nel 2015, ci ha raccontato la sua notte prima degli esami. Leggere alcune testimonianze potrebbe aiutarvi a stemperare la tensione

MILANO – “Sarร  una notte che ricorderete per tutta la vita”. Questo il succo del racconto di Cristian Mannu, scrittore esordiente, vincitore del Premio Italo Calvino 2015 con il suo romanzo “Maria di Isili“, un premio destinatoย agli scrittori esordienti. Cristian Mannu ha raccontato la sua notte prima degli esami e ha cercato di dare consigli utili a tutti gli studenti che dovranno affrontare la maturitร .

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“Non sarร  una notte normale, mettetevi lโ€™anima in pace. Non so dirvi perchรฉ, ma non sarร  una notte come le altre. Sarร  una notte che ricorderete per tutta la vita, una notte che piรน in lร  tornerร  a terrorizzarvi nei sogni. E avrร  il volto severo di una professoressa di matematica che vi chiede di tradurre unโ€™assurda formula chimica scritta in latino e firmata da Alessandro Manzoni. Cose illogiche, mescolanze di incubi, facce deformate, poesie che diventano leggi trigonometriche e viceversa, penne che a un tratto non scrivono piรน, vocabolari enormi che non si aprono, ruote che girano, porte che sbattono.

Per tutta la vita dovrete convivere con questa notte, la leggendaria notte-prima-degli-esami. Che รจ una notte sola, lunga, lunghissima, ma che diventa infinta e si moltiplica per tutta la vostra esistenza futura. Notte di terrore, notte di panico, altro che โ€œnotte di sogni, di coppe e di campioniโ€ come cantava il buon Venditti. Chissร  cosa mi passava nella testa ventโ€™anni fa, chissร  cosa passa nella vostra di testa, oggi. Chissร  perchรฉ quellโ€™ansia stringe forte tra stomaco e ventre. Chissร  perchรฉ non si riesce a mangiare, a dormire, a vedere le cose con serenitร . Eppure qualche giorno fa era tutto cosรฌ facile: la vita, gli amici, persino la Fisica e il Greco. E poi arriva questa notte e ti sembra che il mondo debba finire domani. Sarร  forse la paura di non deludere le attese, il carico enorme delle responsabilitร  su spalle ancora troppo fragili e non troppo mature come i grandi vorrebbero, lโ€™incertezza per quello che sarร  dopo, la tristezza per i compagni che non saranno piรน tutti i giorni con te.

Sarร  tutto questo e anche di piรน. Sarร  quel passo di Seneca che proprio non riesci a farti entrare in testa, quello sulla felicitร , sul tempo che scorre, sarร  quella legge astrusa di Fisica. Non lo so proprio cosa sarร . Sta di fatto che io quella notte di ventโ€™anni fa, quella rovente notte cagliaritana, lโ€™ho passata con gli occhi sbarrati, nella mia minuscola e claustrofobica stanzina, a ripetermi come una cantilena, come una preghiera, alcuni versi di una poesia di Montale, quella del croco e dello scalcinato muro. Quella poesia mi portรฒ fortuna e vorrei regalarla anche a voi.

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Non chiederci la parola che squadri da ogni lato
l’animo nostro informe, e a lettere di fuoco
lo dichiari e risplenda come un croco
perduto in mezzo a un polveroso prato.

Ah l’uomo che se ne va sicuro,
agli altri ed a se stesso amico,
e l’ombra sua non cura che la canicola
stampa sopra uno scalcinato muro!

Non domandarci la formula che mondi possa aprirti,
sรฌ qualche storta sillaba e secca come un ramo.
Codesto solo oggi possiamo dirti,
ciรฒ che non siamo, ciรฒ che non vogliamo.

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Neanche io ho formule che possano aprire mondi, purtroppo. E non sono neanche bravo a dare consigli. Perรฒ una cosa vorrei dirvela. Vorrei dirvi che, nonostante questโ€™ansia invincibile, dopo sarร  tutto bello, bellissimo, comunque vada. Sarร  bello anche se non prenderete il massimo dei voti, anche se farete qualche errore. Sarร  bello perchรฉ la vita continua e vi riserverร  un mucchio di sorprese.

Cristian Mannu

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