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“Cofaletti”, i packaging letterari che giocano con i simboli del consumo di massa

Al Salone di Torino protagonisti packaging letterari pensati per veri amanti della lettura, che giocano in modo ironico con i simboli del consumo di massa

MILANO – Stimolare una riflessione sulla lettura. E’ questo l’obiettivo principale della Geca industrie grafiche che si è impegnata a sostegno della promozione e della diffusione dei libri e della lettura attraverso i “Cofaletti“, packaging letterari che giocano in modo ironico con i simboli del consumo di massa. Scopriamo insieme questi contenitori letterari davvero particolari, protagonisti di un apposito stand al Salone del Libro di Torino.

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I COFALETTI – Ogni cofaletto contiene un libro, ma non è questa l’idea orginale. L’idea più creativa è stata quella di realizzare delle parodie di packaging famosi, trasformandoli in una dichiarazione d’amore per la lettura e i libri. I libri diventano protagonisti all’interno di packaging di prodotti di uso quotidiano come un pacco di pasta, un brick di latte o  un pacchetto di sigarette. Inoltre, ogni “Cofaletto” contiene un romanzo di alcuni tra i più importanti autori italiani e stranieri. A ogni cofanetto corrisponde un romanzo. L’iniziativa è partita con 4 titoli: “Le meraviglie del Duemila” di Salgari, “Amore e ginnastica” di Edmondo De Amicis,  “Tre uomini in barca” di Jerome K. Jerome e “Una burla riuscita” di Italo Svevo.

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AL SALONE DEL LIBRO – In occasione del Salone del Libro di Torino, Geca industrie grafiche ha presentato due nuovi Cofaletti: il primo ispirato allo slogan pubblicitario di Capitan Findus, il secondo al celebre Dado Star. Abbiamo intervistato il marketing manager Luigi Bechini per speigarci nel dettaglio come nascono i Cofaletti.

 

 

PARTECIPATE AL SONDAGGIO: ARRIVANO I “COFALETTI” PER PROMUOVERE LA LETTURA, COSA NE PENSATE?

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