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Biblioterapia, i libri come antidoto contro l’ansia

I libri sono il rifugio sicuro contro l'ansia di cui sono vittime molte persone. Perdersi nei racconti può aiutare a uscire da questa condizione

MILANO – Quando l’ansia  e  le emozioni collegate ad essa si insinuano nelle persone più instabili, è difficile trovare una facile via d’uscita da questo stato di sconforto. Uno stato d’animo quello dell’ansia che coinvolge specialmente gli studenti alle prese con gli imminenti esami di maturità. Tanti i metodi già sperimentati: meditazione, tecniche di respirazione, medicine, miglioramenti nello stile di vita. Pratiche, queste, che hanno avuto un discreto successo ma per un periodo breve.  Un metodo semplice e mai banale sembra aver apportato maggiori benefici a questa scomoda situazione: la lettura.

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Il termine che racchiude e meglio spiega la situazione è “biblioterapia” un percorso volto al raggiungimento del proprio benessere interiore e un’occasione di crescita attraverso la letteratura che vede nei libri l’opportunità di immergersi in varie storie. Ecco dunque illustrati da Popsugar alcuni tra i motivi che dimostrano l’efficacia di leggere un libro di fronte ad uno stato d’ansia.

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I libri sono un rifugio sicuro

Quando l’ansia non ci permette di avere più nulla sotto controllo, i libri sono una tra le poche cose che non dobbiamo considerare come una minaccia. Quello che serve è cercare una via di fuga dalla realtà da cui ci sentiamo costantemente giudicati. Questo perché molte storie in cui ci immergiamo sembrano appositamente fatte al caso nostro.

Ti aiutano a sentirti meno solo

Chi pensa che l’ansia tenda ad isolarsi dal resto del mondo e per questo a sentirsi più soli si sbaglia! I personaggi e le loro storie legate a nuovi mondi e culture ci legano attraverso un filo invisibile con tutti coloro che amano la lettura come noi. Attraverso un libro ci si sente parte di un qualcosa di più grande di noi. Stessa cosa vale per chi si trova dall’altra parte.

Lettura come forma di meditazione

Contrariamente a quanto si possa pensare, lo yoga non sembra risultare tra le migliori soluzioni per fuggire dal caos mentale. Il più delle volte capita che chi si imbatte in forme di meditazione, torni a sentirsi più ansioso di prima. Al contrario sono in tanti a far prevalere la lettura quando tutto il resto si presenta spaventoso. Chiunque si occupi di ansia sa quanto sia speciale lasciarsi trasportare dal senso di sicurezza. Lasciamo che siano i libri ad avvolgerci in un bozzolo protettivo mettendo fuori, anche solo per poco tempo, tutti i pericoli del mondo esterno.

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