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Attentato Barcellona, le reazioni degli scrittori spagnoli

Quello andato in scena ieri a Le Ramblas è l'ennesimo attacco alla civiltà che ha colpito l'animo di tutti. Vediamo insieme, in particolare, le reazioni di alcuni scrittori spagnoli

MILANO – Il terrorismo di matrice islamica ha colpito di nuovo l’Europa in una delle sue città più simboliche. Erano le 16.50 di giovedì quando un  furgone bianco piomba sulla folla di turisti sulla Rambla di Barcellona, da Plaza Catalunya fino al teatro del Liceo, 700 metri di terrore il cui bilancio finora è di 13 morti e 100 feriti, di cui 16 in gravi condizioni. Un ennesimo attacco alla civiltà che ha colpito l’animo di tutti. Vediamo insieme, in particolare, le reazioni di alcuni scrittori ed intellettuali spagnoli.

GUERRA ALL’EUROPA – Sulle pagine de La Stampa, lo scrittore Ildefonso Falcones reagisce ai tragici avvenimenti in modo pacato e lucido. “Non credo che davanti a un episodio così terribile la reazione di un intellettuale sia importante. Conta quella dei cittadini, e deve essere forte e non egoistica…” Nel suo intervento infinte un messaggio di speranza e reazione. “Nessun attentato può cambiare la città; non ci si può nascondere in casa, e credo che non lo si farà. Non a Barcellona”. Sempre su La Stampa, lo scrittore Javier Cercas commenta così gli increscioni accadimenti. “Questa non è una cosa spagnola, è una guerra occidentale, è una guerra contro l’Occidente” esordisce così l’autore di “Anatomia di un istante”, che poi aggiunge: “Bisogna capire. Capire non significa affatto giustificare, anzi il contrario: è darsi alle armi, dare a noi stessi le armi, per combattere tutto questo. Se non capiamo perché un ragazzino di vent’anni fa queste follie, è impossibile mettere fine a questa follia”.

LE RAMBLAS, SIMBOLO DI CULTURA – “Le Ramblas sono uno dei centri del mondo, del nostro mondo” spiega il giornalista Paolo Lepri sulle pagine del Corriere della Sera, il quale nel suo intervento racconta come l’attacco terroristico sia una ferita alla città dei monumenti e degli scrittori, ripercorrendo i personaggi dell’arte, della musica e della cultura legati a Barcellona: da Manuel Vazquez Montalban, creatore dell’investigatore privato Pepe Carvalho che nell’immaginario dell’autore aveva un ufficio proprio sulle Ramblas, ad Antonio Gaudì, architetto ideatore della Sagrada Familia a Palazzo Guell, Da Pablo Picasso che soggiornò per lunghi periodi a Barcellona allo Scrittore Carlos Ruiz Zafon che scelse Barcellona come sfondo del romanzo che lo consacrò agli occhi del mondo “L’ombra del vento”. Tutti vittime, insieme ai civili, di questo attacco vile alla civiltà.

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