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5 libri da leggere per appassionarsi alla letteratura giapponese

Per conoscere e addentarci nella cultura giapponese, oggi vi proponiamo cinque romanzi dai quali partire per appassionarsi alla letteratura nipponica

MILANO – Un romanzo è frutto della creatività dello scrittore, della sua storia personale e della società nella quale si è formato. Così come è impossibile pensare ai “Miserabili” di Victor Hugo senza la Francia dell’Ottocento, è impossibile pensare a “Il sentiero dei nidi di ragno” di Italo Calvino senza la resistenza italiana o “Sorgo rosso” di Mo Yan senza la Cina della prima metà del Novecento. Ed è per questa ragione che per conoscere una cultura, una società, un periodo storico, uno dei modi migliori è leggere uno o più romanzi che in quella società hanno visto la luce. Per addentrarci nella cultura giapponese, oggi vi proponiamo cinque romanzi dai quali partire per appassionarsi alla letteratura nipponica.

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Il paese delle nevi” di Yasunari Kawabata

Il paese delle nevi è il paradiso terrestre sulla costa occidentale della maggior isola del Giappone, dove sorgono terme squisite e delicati luoghi di villeggiatura. È qui che è ambientata la storia di Shimamura, ricco e raffinato esteta, e Komako, geisha delle terme. Komako fa parte di una categoria di geishe assai diversa da quella di città: le cortigiane del paese delle nevi non potranno mai diventare famose musiciste o danzatrici. Il loro destino è quello di maturare tra gli incanti e la corruzione di quel luogo appartato, dedito alla ricerca del riposo perfetto. Quello dei protagonisti è quindi un incontro d’amore elusivo e precario.

 

Neve di primavera” di Yukio Mishima

La figura di Kiyoaki, personaggio ultrasensibile a causa di una raffinata quanto ingannevole educazione, si staglia in primo piano. Honda, l’amico, è invece sordo al richiamo dei sentimenti e proteso esclusivamente verso la vita attiva. Della nevrotica incertezza di Kiyoaki è vittima l’enigmatica e splendida Satoko, che spegnerà il suo amore disperato chiudendosi in clausura. Altri personaggi complementari sono indispensabili per comprendere un Giappone dove retaggio storico, valore morale della tradizione, riti secolari, primato religioso svolgono una funzione determinante sulla sorte esistenziale del singolo non meno che della comunità.

 

Kitchen” di Banana Yoshimoto

“Non c’è posto al mondo che io ami più della cucina…”. Così comincia il romanzo di Banana Yoshimoto, “Kitchen”. Le cucine, nuovissime e luccicanti o vecchie e vissute, riempiono i sogni della protagonista Mikage, rimasta sola al mondo dopo la morte della nonna, e rappresentano il calore di una famiglia sempre desiderata. Ma la famiglia si può non solo scegliere, ma anche inventare. Così il padre del giovane amico Yuichi può diventare o rivelarsi madre e Mikage può eleggerli come propria famiglia, in un crescendo tragicomico di ambiguità. Con questo romanzo Banana Yoshimoto ha mostrato un’immagine insolita del Giappone, con un linguaggio fresco e originale.

 

Le quattro casalinghe di Tokyo” di Natsuo Kirino

La pazienza di Yaoyoi, della dolce e graziosa Yaoyoi, si è rotta oggi improvvisamente come un filo. Nell’ingresso di casa, davanti alla faccia insopportabilmente insolente di Kenji, il marito che ha dilapidato tutti i suoi risparmi, Yaoyoi si è tolta la cinghia dei pantaloni e l’ha stretta intorno al collo del disgraziato, convinta che un uomo così, un infelice che beve e gioca, non si cura dei figli, è attratto da donne impossibili e picchia la moglie, non meritava certo di vivere. Sul davanti dei pantaloni ha visto una macchia bagnata. E ha riso, stupefatta della forza furiosa, della crudeltà di cui era stata capace. Ha riso anche quando Masako e Yoshie, le fedeli amiche, l’hanno aiutata trasportando il cadavere a casa di Masako, tagliandolo a pezzetti e gettando poi i resti in vari bidoni d’immondizia.

 

L’uccello che girava le viti del mondo” di Haruki Murakami

In un sobborgo di Tokyo il giovane Okada Toru ha appena lasciato volontariamente il suo lavoro e si dedica alle faccende di casa. Due episodi apparentemente insignificanti riescono tuttavia a rovesciare la sua vita tranquilla: la scomparsa del suo gatto e la telefonata anonima di una donna dalla voce sensuale. Toru si accorgerà presto che oltre al gatto, a cui la moglie Kumiko è molto affezionata, dovrà cercare Kumiko stessa. Lo spazio limitato del suo quotidiano diventerà il teatro di una ricerca in cui sogni, ricordi e realtà si confondono. Un romanzo che illumina quelle zone d’ombra in cui ognuno nasconde segreti e fragilità.

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